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Friday, September 9, 2011 - LA NUOVA SARDEGNA
Villanovaforru. La sagra si pone l’obiettivo di valorizzare le attività produttive e gastronomiche locali
VILLANOVAFORRU. Prologo d’eccezione per la grande kermesse che nel domani e dopo vestirà il paese dei musei dei colori e dei profumi della memoria con la rassegna cultural-produttiva “Genn’e Arte, mestieri, saperi e sapori del passato”, finalizzata alla valorizzazione delle attività produttive ed enogastronomiche della Provincia del Medio Campidano. Promossa dal Comune e dalla Pro loco, unitamente agli autori, ad andare in scena stasera alle 21,30 nella piazza Costituzione, sarà infatti il documentario “L’ultimo canto del gallo, voler bene alla terra”, contributo del regista Piero Tatti, villanovese doc, agli studi di antropologia sarda nella Marmilla contemporanea.
Finalista al 61º Festival Internazionale del Cinema di Salerno 2007, il documentario è frutto del paziente lavoro di ricerca sul campo condotta dall’autore negli anni 2006 e 2007 nella stessa Villanovaforru e in Marmilla. Le ambientazioni, le testimonianze dense e preziose dei protagonisti, gli scenari, i luoghi del lavoro, la presa diretta, i “sonus de fundabi” (il paesaggio sonoro) conferiscono interesse e dignità antropologica al documentario trasmettendo emozioni e sensazioni in chi ha perso il ricordo del piacere del pane fatto in casa, dei ritmi e dell’operosità del mondo contadino. Insomma, un tuffo nella memoria storica per favorire preziosi insegnamenti sulla valorizzazione delle risorse locali, sul rispetto dell’ambiente, della natura e del territorio.
Un documentario che facendosi anello di congiunzione tra presente e passato dà volto ai protagonisti e agli interpreti dei saperi locali rimandando alle stagione del profumo del pane casereccio, del fabbro, dell’aratura, del formaggio e del maiale fino a is crapitas de pedhi (le scarpe da lavoro) made in Sardinia.
(t. s.)
