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Sardegna

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Attivazione delle procedure sugli acquisti verdi Green Public Procurement (G.P.P.)

Città verde

martedì 17 giugno 2008 - COMUNICATO STAMPA

La Giunta Provinciale ha adottato la Delibera per l’avvio delle procedure sugli acquisti verdi (Green Public Procurement ).
L’iniziativa è in linea con i criteri di eco-efficienza, che la Provincia intende perseguire, nei processi di produzione e di consumo impiegando meno risorse, generando meno emissioni in atmosfera e producendo meno rifiuti per conseguire la sostenibilità ambientale delle economie e dei comportamenti sociali.
Per compito istituzionale l’Assessorato all’Ambiente con i propri Uffici IN.F.E.A. intende promuovere a tutti i livelli, l’eco-efficienza nell’acquisizione di beni e di servizi, nella gestione del territorio, nelle politiche pubbliche, nei comportamenti privati e di consumo.
La Delibera in sostanza prevede che venga predisposto un Piano di azione per il GPP con i seguenti obiettivi: 

  1. Limitare, sostituire o eliminare progressivamente l'acquisto di prodotti tossici, pericolosi, difficilmente smaltibili o comunque a significativo impatto ambientale; 
  2. Preferire prodotti/servizi a più lunga durata, facilmente smontabili e riparabili, ad alta efficienza energetica, ottenuti con materiali riciclati/riciclabili, recuperati o da materie prime rinnovabili, e che minimizzano la produzione di rifiuti;
  3. Promuovere nelle proprie scelte di acquisto la diffusione di tecnologie ecologicamente compatibili, tecniche di bio-edilizia, sistemi di produzione a ridotto impatto ambientale e sistemi pubblici di etichettatura ecologica dei prodotti che tengono conto dell'intero ciclo di vita dei prodotti/servizi che si intende acquistare;
  4. Inserire nei criteri di aggiudicazione elementi ambientali che comportino un vantaggio economico all'amministrazione, valutato tenendo conto dei costi sostenuti lungo l'intero ciclo di utilizzo del prodotto/servizio.
  5. tenere conto dell’impatto ambientale nell’organizzazione di eventi e convegni
  6. verificare, di volta in volta, la possibilità di inserire la certificazione ambientale come mezzo di prova per valutare la capacità tecnica di un impresa a realizzare l'appalto con requisiti ambientali;
  7. verificare la possibilità di predisporre procedure interne di qualificazione anche ambientale dei propri fornitori;
  8. prevedere momenti di sensibilizzazione del proprio personale in particolare degli uffici acquisti sugli impatti ambientali dei prodotti maggiormente utilizzati;
  9. condividere e promuovere forme centralizzate di acquisto che tengano conto dei criteri ambientali;
  10. promuovere le buone prassi di acquisti pubblici ecologici per tutti i Comuni sul territorio di competenza; 

Queste prassi sono peraltro normate a tutti i livelli a partire dal l D. Lgs. n. 152/06 stabilisce che le autorità competenti adottino iniziative dirette a favorire, in via prioritaria, la prevenzione e la riduzione della produzione e della pericolosità dei rifiuti. Lo stesso Piano Regionale Rifiuti in via di adozione tra le azioni previste indica anche quella dell’adozione di prassi GPP.
Il Decreto ministeriale 203/2003 dell'8 maggio 2003, richiede che gli uffici pubblici e le società a prevalente capitale pubblico coprano il fabbisogno annuale di manufatti e beni con una quota di prodotti ottenuti da materiale riciclato nella misura non inferiore al 30% del fabbisogno medesimo.
Il D. Lgs. 163/2006 prevede che nell'affidamento ed esecuzione di opere e lavori pubblici, servizi e forniture, il principio di economicità può essere subordinato [. ..] ai criteri previsti dal bando ispirati a esigenze sociali, nonché alla tutela della salute e dell'ambiente e alla promozione dello sviluppo sostenibile.
La Legge Finanziaria 2006 e il D. n°135/2008 approvano il Piano d’Azione Nazionale sul Green Public Procurement. 

L’Assessore
(Giuseppe De Fanti)