Logo della Provincia del Medio Campidano

Sardegna

Salta la barra di navigazione e vai ai contenuti

Vivere la campagna

Le chiese di Sanluri

Chiesa di San Francesco

La chiesa di Sant’Anna, la cui costruzione risale almeno al secolo XVI, è sede dal 1726 della Confraternita del Carmine e fu più volte restaurata nel corso dei secoli successivi. Al suo interno ospita la statua della Vergine del Carmine e la statua di Sant’Anna, di non facile datazione perché ridipinta, ma sicuramente molto antica. La chiesa parrocchiale di Nostra Signora delle Grazie fu ricostruita tra il 1781 e il 1786 su una preesistente chiesa della quale resta il campanile gotico, in gran parte modificato e sopraelevato per adattarlo allo stile barocco dell'insieme. Al suo interno è custodito il retablo di Sant’Anna datato al 1576, raffigurante nella parte mediana la crocifissione ed attribuito ad Antioco Mainas. La chiesa di San Lorenzo, edificata all’inizio del XIV secolo, sorge all’interno del borgo antico. Nel corso dei secoli ha subito dei cambiamenti, si notano infatti le modifiche fatte nel XVII secolo in cui furono ricostruiti il tetto, le cappelle di San Lorenzo e della Vergine d'Itria e sulla facciata fu costruito un loggiato. La facciata è sormontata da un campanile a vela a due aperture, dove sono presenti due campane, una delle quali più antica. Ciò ha fatto pensare che l’edificio sia stato costruito su una chiesa preesistente della quale la campana sia l’unica testimonianza. La chiesa di San Martino Vescovo fu edificata nel XIII secolo in stile romanico, anche se nel corso dei secoli ha subito diverse modifiche. Ha un impianto semplice, con un’unica navata, abside semicircolare e copertura a capriate. Degli arredi originari rimane ben poco, poichè in parte sono andati perduti ed in parte trasferiti nella chiesa parrocchiale del paese. La chiesa di San Pietro sorge al centro della cittadina. Costruita in stile romanico, fu consacrata nel 1377, testimonianza data da un’epigrafe scritta in lingua sarda custodita all’interno dell’edificio. All’interno vi sono custoditi un altare ligneo dorato datato ai primi del 1700, alcune tele settecentesche ed un simulacro ligneo di San Pietro del XIV secolo. Un tempo al suo interno custodiva anche il Retablo di S. Eligio, opera di grande valore dei primi del 1500, attribuito ad autore ignoto chiamato convenzionalmente “maestro di Sanluri” oggi custodito nella Pinacoteca Nazionale di Cagliari.