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Sardegna

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Vivere la campagna

Terra di Cavalli

Terra di Cavalli dic-gen 2008
n. 6/2007 - Grandangolo edizioni

 

Presidente, può fare un bilancio dei suoi primi due anni alla guida della nuova Provincia del Medio Campidano?
Posso dire con grande suddisfazione che la provincia c’è, e in soli due esercizi finanziari ha acquisito la sua soggettività, partecipando attivamente al riordino istituzionale della Regione Autonoma della Sardegna. Oggi la provincia del Medio Campidano è conosciuta come la Provincia Verde della Sardegna, e di questo dato positivo andiamo fieri.
Uno degli aspetti che a lei sta più a cuore è il discorso legato al nascente ippodromo di Villacidro. Sembra che ormai l'inaugurazione sia alle porte, anche se nel calendario ufficiale dell'Unire non compaiono giornate di corse assegnate. Saranno forse giornate promozionali?
L'ippodromo rappresenta uno degli aspetti fondamentali del programma di sviluppo della “Provincia Verde”. E’ chiaro che questa affermazione non è dettata solo dalla mia grande passione per il cavallo, ma dalla consapevolezza che il settore ippico attiverà una importante filiera produttiva per l’allevamento, l’agricoltura e quanto altro di positivo ruota attorno al cavallo sportivo.
Il Comune di Villacidro quando si doveva decidere come investire i Fondi PIA, è stato lungimirante. Oggi quell’ippodromo può rappresentare il rilancio delle attività ippiche in uno dei territori che aveva sino agli anni 80 il più alto numero di fattrici di razza “angio araba”.
Gli amministratori di allora, si batterono nelle varie Commissioni e assemblee, contro chi denigrava questa iniziativa, oggi posSiamo dire che hanno fatto una scelta importante e utile sotto il profilo strategico; utile per la comunità villacidrese e per i comuni vicini. Utile per tutti coloro che hanno a che fare con il cavallo e il settore agricolo. Il comparto equino può partecipare a creare ricchezza aggiuntiva in una delle zone per troppo tempo dimentica te dal la programmazione regionale.
Quando crede che venga ufficializzata l’apertura al grande pubblico della struttura dell’ippodromo?
L’inaugurazione è prevista per la tarda primavera con una grande giornata di festa, che avrà eco a livello internazionale.
Verrà intitolata “DETTORI DAY” in onore della famiglia di fantini più famosa del mondo. Non poteva essere diversamente, considerato che la nostra provincia ha dato i natali a Gianfranco Dettori, vincitore per 13 anni della classifica di miglior fantino italiano, padre di Lanfranco “Frankie” oggi numero uno nel mondo, vincitore anche dell’ultimo derby inglese.
Infatti, Gianfranco Dettori è nativo di Serramanna.
Per quanto riguarda, invece, l’inserimento di Villacidro nel calendario UNIRE, si è avviato, grazie alla lungimiranza della società di gestione, un discorso complessivo per la Sardegna, dove i tre ippodromi esistenti Villacidro, Chilivani e Sassari hanno firmato un protocollo d’intesa creando i presupposti di collaborazione reciproca e per consorziarsi in futuro. L’obiettivo è di creare un “Sistema Sardegna” che possa garantire giornate di corse per tutto l’anno e più vantaggiosi premi per i proprietari dei cavalli.
E’ probabile che si partirà per quest’anno con giornate promozionali, per poi progressivamente essere inseriti nel calendario annuale.
Ci sarà la possibilità di scommettere al totalizzatore?
Certo, l’impianto è dotato di locali per il totalizzatore, non sarebbe possibile tenere in piedi una struttura di queste dimensioni senza le scommesse. Le scommesse animano le giornate di gara.
In ogni caso sono previste anche altre iniziative diversificate per favorire l’afflusso all’ippodromo e attirare nel mondo del cavallo anche coloro che nella vita non hanno mai avuto la fortuna di assistere ad una corsa al galoppo in una struttura abilitata.
La scommessa regolamentata è indispensabile per premiare proprietari, allevatori, allenatori e fantini.
Sarà una gestione pubblico privata, si fa il nome della Società Ippica Maremmana che già gestisce l’ippodromo del Casalone di Grosseto. Cosa c'è di vero?
La gestione è privata, ed è stata assegnata attraverso procedura ad evidenza pubblica disposta dal comune di Villacidro.
La gara è stata vinta da un’associazione temporanea tra i mprenditori sardi e toscani, che hanno costituito la società “CONSORZIO CORSE CAVALLI VILLACIDRO” dove l’azionista di maggioranza è la “Società Maremmana corse cavalli” che è proprietaria dell'Ippodromo del Casalone a Grossetto, dell’ Ippodromo di Pescara (trotto), e ha inoltre delle quote societarie nell’ippodromo Pinna di Sassari.
Per nostra fortuna conoscono bene il mestiere e la nostra isola e attraverso l'ippodromo di Grossetto, è giusto ricordarlo, sono stati i primi, e lo sono ancora, a valorizzare maggiormente il cavallo "anglo arabo sardo".
Quali sono le aspettative per il territorio della sua Provincia, ci sarà una risposta occupazionale con l’inizio delle attività?
Ogni iniziativa anche se settoriale può partecipare a creare nuove occasioni di lavoro in un territorio dove la cultura del cavallo è profondamente radicata. In un ippodromo troveranno lavoro: allenatori, fantini, artieri, veterinari, maniscalchi, artigiani e i tecnici di corsa. L’ ippodromo inoltre potrà incoraggiare gli agricoltori del Medio Campidano a coltivare i campi per ottenere i prodotti per una sana alimentazione del cavallo. La biada d’annata, lo si sa, è molto più salutare di un prodotto ottenuto e conservato secondo le regole di altre zone del pianeta.
La Sardegna ippica sente la mancanza di un ippodromo attivo nel Sud, quello di Villacidro potrà diventare un punto di riferimento anche per far “svernare” cavalli provenienti dal continente e dall'estero?
Sarebbe l’ideale per lo sverna mento! Le condizioni pedo-climatiche della zona dove è ubicato l’ippodromo sono meravigliose.
So di certo dai responsabili della Società che gestisce l’ippodromo che sonO stati avviati contatti, sia con operatori del nord, sia con nostri conterranei che lavorano nel centro Italia, che avrebbero maggiori occasioni di tornare nella loro terra. All’interno dell’ippodromO al momento sono presenti 120 box, che da una prima stima, rispetto alle richieste pervenute alla società di gestione, risultano essere alquanto insufficienti.
Si sta preparando un progetto per il loro raddoppio. L'ideale sarebbe una struttura con almeno 350 box disponibili, si rivelerebbe veramente un bel risultato. Il centro-sud della Sardegna è stato per troppo tempo senza ippodromo. Questa è la motivazione per cui attorno all'ippodromo di Villacidro, oltre a esserci una grande curiosità, c'è tanta attesa.
Ha una sua esperienza da ricordare?
A suo tempo, quando ero rappresentante dell’istituto incremento Ippico all’interno dell’ippodromo del Poetto, mi ero battuto per riavviare l’ippodromo di Cagliari. Purtroppo, poche influenti famiglie avevano trasformato l’impianto nel loro cortile privato in cui andare a fare due galoppate. Sono riuscite per 20 anni a bloccare tutto, contribuendo a disperdere un patrimonio di 1.000 cavalli da corsa e a perdere le giornate di corse, che furono attribuite nel disinteresse generale a Chilivani. Vedo però che qualcosa da un po’ di tempo si sta muovendo, la mia idea è che Villacidro per le sue dimensioni (64 ettari), la pista in erba lunga 2.200 metri, la pista dritta da 1.000, quarta in Italia dopo San Siro, Capannelle e Napoli, la pista in sabbia da 1.400, per la sua centralità nel Campidano, non possa che essere per la Sardegna centro—meridionale il punto di riferimento principale per l’ippica sarda.
Ci saranno spazi per la ripresa delle gare nell'ippodromo del Poetto?
Credo di si! L’ippodromo di Cagliari deve esistere, anzi, penso che grazie alle potenzialità e alle dimensioni di Villacidro, essi potrebbero operare in sinergia nei mesi estivi e fare una vetrina eccezionale per l’ippica, e quindi per il prodotto cavallo allevato in Sardegna. Sarebbe un’occasione importante per il turismo, la posizione particolarmente felice dell’ippodromo di Cagliari lo rende unico al mondo. Villacidro, invece, ha dalla sua parte la facilità di accesso e la grande dimensione che lo rende tra i più moderni ippodromi d’italia. In conclusione, i sardi della Sardegna centro-meridionale si preparino a rinverdire la loro passione per il cavallo da galoppo e ad ammirare spettacoli ippici di grande livello. Sarebbe l'occasione per comprarsi, anche tra gruppi di amici, un cavallo da corsa da veder grareggiare, l'emozione è unica, posso assicurarlo!