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Sardegna

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Vivere la campagna

Fattorie didattiche per rivisitare l’agroalimentare

fattorie didattiche

Tuesday, June 7, 2011 - LA NUOVA SARDEGNA

Iniziativa della Provincia per tramandare i lavori del mondo contadino

SANLURI. Alla riscoperta delle più antiche tradizioni alimentari locali. E’ il progetto «A su satu po imparai» (in campagna per imparare), sviluppato dalla Provincia con l’assessorato Pubblica istruzione. Dodici fattorie didattiche in aziende agroalimentari e zootecniche che hanno coinvolto le scuole elementari del territorio.
Fra i risultati più importanti raggiunti con «A su satu po imparai» c’è infatti che nelle mense scolastiche del territorio è cominciato il consumo dei prodotti locali e l’introduzione di buone prassi attraverso l’adozione di accorgimenti a tutela dell’ambiente e di scelte eco-compatibili.
Già da ieri mattina si è cominciato a pensare al prossimo anno: nella sede della Provincia si è svolto un tavolo con i sindaci del territorio o assessori delegati, la Asl 6, l’Agenzia Laore, dirigenti scolastici, le fattorie didattiche accreditate, organizzazioni agricole, gestori di mense scolastiche, Gal Monte Linas e Marmilla, Anci.
Il gruppo, che si è riunito finora ogni mese e ha potuto verificare il lavoro realizzato dal gruppo operativo, ha raccolto tutti i dati del territorio provinciale e ha redatto il capitolato-tipo che sarà sottoposto dai Comuni alle ditte che parteciperanno agli appalti per le mense scolastiche.
«Con il lavoro sulle mense scolastiche - spiega l’assessore provinciale alla Pubblica istruzione, Gian Luigi Piano - è stata seguita una strada parallela rispetto ai percorsi in fattoria, con circa 1000 scolari partecipanti al progetto. Hanno visto sul posto come si coltivano gli ortaggi, si allevano gli animali, si fa la pasta e si producono ricotta e formaggio. Tutti prodotti che poi ritroveranno nella mensa scolastica».
«Possiamo affermare - conclude l’assessore - che un primo risultato è già stato raggiunto: la realizzazione del progetto grazie al lavoro di sinergia e coinvolgimento di tutto il territorio».
(l.on)