Salta la barra di navigazione e vai ai contenuti
Vivere la campagna
Agricoltura
Ambiente
Bilancio e Patrimonio
Consigliera di Parità
Cultura
Formazione Professionale
Immigrazione/Emigrazione
Innovazione Tecnologica
Lavori pubblici e Viabilità
Lavoro
Personale
Pianificazione Territoriale
Politiche giovanili
Politiche Sociali
Protezione civile
Pubblica Istruzione
Sport
SUAP
Trasporti
Turismo
URP
La produzione di salumi ed insaccati in Sardegna e nel Medio Campidano, vanta una lunga tradizione tramandata da padre in figlio, nata dalla necessità di conservare a lungo le carni quando ancora non esistevano i moderni frigoriferi. Così in passato in ogni cortile si trovava sa domu e su procu, la casa del maiale, che veniva allevato con ghiande e fichi d’india e dalle cui carni si ricavavano gli insaccati e la riserva proteica per l’intero anno. La preparazione dei salumi richiede delle specifiche procedure: un’attenta salatura, un uso abbondante di spezie e una graduale stagionatura in locali con temperatura e umidità controllati per poter perdere in maniera ottimale i liquidi contenuti all’interno delle carni. La varietà dei prodotti è notevole. Tra i più caratteristici c’è il sanguinaccio, un salame dolce ottenuto dal sangue del maiale arricchito con aromi, noci e uvette, i prosciutti, le salsicce, la mustela, la pancetta, il lardo, il guanciale, la testa in cassetta e altro ancora. Pregevoli e molto rinomati gli insaccati prodotti in provincia, tra i quali si distinguono il prosciutto e la salsiccia di pecora. Ogni insaccato può essere servito come antipasto o utilizzato per confezionare pietanze prelibate caratterizzate sempre dalla genuinità e dal sapore di antiche tradizioni.
