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Sardegna

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Vivere la campagna

Prodotti agricoli made in Campidano. Sette Comuni e la Provincia presentano le prospettive per la Sardegna del progetto locale “Vivere la campagna”

riunione convocata dal presidente della Provincia del Medio Campidano, Fulvio Tocco, con gli imprenditori agricoli e gli amministratori dei comuni di Lunamatrona, Pauli Arbarei, Collinas, Turri, Siddi, Ussaramanna, Villanovaforru

Friday, September 14, 2012 - LA NUOVA SARDEGNA

di Luciano Onnis LUNAMATRONA L’agricoltura, assieme alla pastorizia, rimane il principale settore produttivo isolano e la Regione lo deve sostenere fino in fondo e non lasciarlo allo sbando come è stato per almeno trent’anni. E’ questo il concetto unanime espresso a Lunamatrona in una riunione convocata dal presidente della Provincia del Medio Campidano, Fulvio Tocco, con gli imprenditori agricoli e gli amministratori dei comuni di Lunamatrona, Pauli Arbarei, Collinas, Turri, Siddi, Ussaramanna, Villanovaforru. E’ questo il primo di una serie di incontri che nei prossimi giorni coinvolgeranno anche gli altri comuni del territorio agricolo provinciale, al fine di illustrare i risultati e le prospettive future del progetto “Vivere la Campagna”. «Questo progetto – ha detto in apertura il presidente Tocco -, sperimentato nell’arco di questi ultimi 5 anni, ha assolto ad una funzione precisa: rappresentare un esempio, un modello del rapporto positivo che si può instaurare tra pubblica amministrazione e produttori agricoli, con diversi benefici per lo sviluppo economico territoriale. Abbiamo dimostrato che quando questo rapporto coinvolge, in una dinamica collaborativa, le istituzioni e cittadini, si possono avviare sul territorio regionale attività agricole a ritorno immediato». Il progetto Vivere la Campagna ha conseguito, proprio per la sua valenza di buona prassi amministrativa, numerosi riconoscimenti a livello non solo regionale, ma anche nazionale ed europeo. «Dal primo gennaio 2007 – ha precisato il presidente Tocco – l’Unione Europea consente di utilizzare, a sostegno di progetti come Vivere la Campagna, lo strumento del de minimis primario, senza necessità di notifica. Sfruttando questa opportunità, durante questi anni, con l’80% delle risorse messe a disposizione dalla provincia e il 20% dai Comuni, più di 1.300 agricoltori del Medio Campidano hanno messo a coltura 8 mila ettari di terreno, rendendosi partecipi di un processo funzionale sia alla ripresa economica che alla salvaguardia degli ecosistemi». Questo è quanto realizzato nel Medio Campidano: a conti fatti – come è stato evidenziato negli intereventi - sarebbe sufficiente uno stanziamento da parte della Regione dell’ 1,5 % delle sue entrate per la diffusione del progetto sull’intero territorio isolano, con benefici notevoli per l’economia sarda, « perché – ha detto ancora Fulvio Tocco - potremmo produrre “in casa” tutta l’alimentazione destinata all’allevamento zootecnico. Oggi, infatti, siamo costretti ad importare dai mercati esteri l’80% della frazione proteica per il nostro bestiame».