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Thursday, April 12, 2012 - L'UNIONE SARDA
VILLACIDRO. Sopralluogo nel centro turistico ricettivo chiuso dal 23 febbraio
Provincia: «La Locanda del Parco va bonificata»
L'amianto dovrà essere eliminato. Raccolto e smaltito per restituire dignità ambientale al paradiso verde che circonda la Locanda del Parco, l'azienda turistico-ricettiva chiusa dal 23 febbraio dopo la scoperta di numerosi “pezzi” di onduline sparsi tra l'erba e di macerie più consistenti finite all'interno dei terrapieni che circondano i caseggiati. Il primo sopralluogo della Asl, fatto il 28 febbraio scorso, aveva evidenziato la presenza del materiale, indicando una «situazione di pericolo per la salute pubblica e per l'ambiente» per le condizioni «dei manufatti lesionati che possono rilasciare fibre nell'aria».
A MAGUSU L'altra mattina sono stati invece gli inviati del Comune di Villacidro e della Provincia del Medio Campidano a raggiungere la zona di Magusu per valutare la reale consistenza dei cumuli. E ieri l'ingegner Denise Puddu ha informato l'assessore provinciale all'Ambiente, Giuseppe Defanti. «Dobbiamo concordare un piano di intervento per poter assicurare la bonifica che dovrà essere garantita da una ditta specializzata e autorizzata allo smaltimento - dice Defanti - esattamente come stiamo predisponendo, grazie alla copertura finanziaria di seicentomila euro garantita da una specifica legge regionale, per gli altri edifici pubblici o comunque di utilizzo pubblico». Elenco in cui rientra a pieno titolo la Locanda del Parco, ex colonia dell'Ente Foreste (proprietaria dell'intera zona) data in concessione al Comune che sette anni fa avviò e completò il restauro dei vecchi caseggiati per trasformarli in struttura turistica e sala convegni. A vincere l'appalto per la gestione furono due giovani di Domusnovas, Alessio Chiappara e Filippo Orrù, che il 22 febbraio, dopo il ritrovamento di pezzi d'amianto sparsi sul terreno, chiesero l'intervento di Comune, Ente foreste, Corpo forestale, carabinieri del Noe e carabinieri di Villacidro, Arpas, per una verifica del pericolo. Decidendo anche, il giorno successivo, di fermare l'attività.
«Questo è accaduto, non come dice sindaco di Villacidro parlando di curiosa coincidenza tra la scoperta dell'amianto e il contenzioso tra il Comune e la nostra società. Le due questioni non vanno confuse. Se proprio vogliamo dirla tutta, l'avvio del contenzioso è nato, da parte del Comune, dopo la nostra denuncia sulle onduline», spiega Chiappara.
I CONTROLLI Insomma, l'ingegnere della Provincia, Denise Puddu e del Comune, Severino Porcedda, il sopralluogo a Monti Mannu l'hanno fatto. Adesso non resta che attendere. Mentre sulla questione stanno procedendo d'ufficio anche i carabinieri di Villacidro (non c'è, sia chiaro, alcuna denuncia) che consegneranno la relazione alla Procura.
Andrea Piras
