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Sardegna

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Santa Maria Assunta la protesta arriva fin sotto il «palazzo»

Santa Maria Assunta  protesta

Wednesday, February 29, 2012 - LA NUOVA SARDEGNA

Blitz ieri pomeriggio a Cagliari davanti al Consiglio regionale

GUSPINI. Approda in consiglio regionale, a Cagliari, la protesta degli operatori e dei familiari dei pazienti del Centro di riabilitazione “Santa Maria Assunta”. Ieri pomeriggio hanno effettuato un sit-in sotto il palazzo del Consiglio, in via Roma, sapendo che in aula sarebbe stato presentato, da parte del gruppo del Partito democratico, un emendamento alla Finanziaria che prevede lo stanziamento dei fondi necessari a salvare e rilanciare la struttura sanitaria.
Assieme agli operatori e ai familiari dei malati c’erano l’intera giunta comunale, guidata dal sindaco Rossella Pinna, e i rappresenanti sindacali del territorio che da quasi due anni stanno seguendo passo passo la vertenza. Presente anche il sindaco di Samassi, Ennio Cabiddu: «Perché questa struttura è del territorio». Una delegazione ha poi avuto accesso in aula per presenziare alla seduta del Consiglio, ancora in corso a tarda sera.
Singolare che a manifestare davanti al palazzo del Consiglio ci fossero anche gli operatori del Centro socio-assistenziale di Ploaghe, verso il quale però la giunta regionale ha avuto ben altra considerazione rispetto al Centro riabilitativo di Guspini, prevedendo già all’origine in Finanziaria 25 milioni di euro per risanare la sua situazione debitoria. L’emendamento presentato dal Pd, primo firmatario il capogruppo Giampaolo Diana, prevede invece uno stanziamento globale di 40 milioni da destinare al salvamento di entrambe le strutture.
«Siamo qui per chiedere alla Regione di rispettare gli impegni assunti dalla Giunta e dall’assessore alla Sanità il 7 luglio 2010 davanti al prefetto di Cagliari - ha ribadito ancora una volta il sindaco Rossella Pinna -. C’è la paura che si usino invece due pesi e due misure per motivi di geopolitica di parte».
Fra i manifestanti una ex paziente solidale e la madre di due giovanissimi disabili che venivano curati al Santa Maria Assunta e che invece adesso sono a casa senza assistenza: «In questa struttura ho visto dei quasi miracoli - dice Anna Paola Puddu, di Quartu Sant’Elena -, io lì sono rinata. È una struttura eccezionale, con il personale meraviglioso». Aggiunge Luisa Caddeo, di Assemini: «Con le cure i miei due figli disabili hanno avuto miglioramenti incredibili, da marzo scorso sono stati rimandati a casa e hanno riperso molte delle funzioni riacquistate».
LUCIANO ONNIS