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Documento scaturito dal Convegno “Uniti per il rilancio dell'Ippica” tenutosi a Villacidro Venerdì 17 Febbraio 2012

Convegno “Uniti per il rilancio dell'Ippica” tenutosi a Villacidro Venerdì 17 Febbraio 2012

Tuesday, February 21, 2012 - REDAZIONE

Il presente documento scaturisce dal convegno sull’ippica tenutosi a Villacidro Venerdì 17 febbraio 2012 alla presenza di rappresentanze politiche della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, di operatori ippici sardi e nazionali, di rappresentati degli ippodromi di Chilivani, Sassari e Villacidro, di Agris Sardegna e degli Enti Locali.

Durante il convegno sono state individuate le condizioni necessarie per avviare il processo virtuoso, finalizzato a riproporre il Sistema Ippico in un rapporto fattivo con l’A.S.S.I.
Nel contempo i lavori hanno favorito l’acquisizione della giusta consapevolezza della forza che può esprimere il sistema in termini economici e relazionali da parte degli esponenti delle amministrazioni pubbliche.
Si sono gettate le basi per creare in Sardegna il “Sistema Ippico Sardo” con lo scopo di mettere in campo una serie d’iniziative, che possano creare le condizioni per il rilancio dell’ippica. A tal fine si è auspicata l’aggregazione degli ippodromi sotto forma associazionistica per meglio rappresentare le esigenze del sistema nella “Terra di Cavalli” e nella “Terra di Fantini” .
L’obiettivo di promuovere l’aggregazione degli ippodromi sardi è finalizzato alla realizzazione di un progetto unitario, che li veda protagonisti in maniera complementare, rendendo possibile una “forma organizzata” che dialoghi col il Piano Industriale per il rilancio dell’ippica redatto dall’A.S.S.I.
L’aggregazione proposta consente un coordinamento ottimale delle attività degli ippodromi, realizzando economie di scala con lo svolgimento di servizi comuni, concentrando la gestione, ed ottenendo ulteriori molteplici vantaggi:
La creazione di un’innovativa gestione è finalizzata a far emergere il potenziale ippico sardo, perseguendo il raggiungimento di alti livelli qualitativi nel rispetto delle proprie tradizioni.
Le società interessate manterrebbero la massima autonomia e la piena sovranità nella persona giuridica: l’aggregazione sarebbe funzionale per applicare al meglio le economie di scala.
La strategia da attuare prevede lo sviluppo delle attività degli allevatori con il potenziamento della produzione, nella quantità ma, soprattutto, nella qualità mediante una selezione con base più allargata e, prevede, inoltre, un’attività coordinata ed integrata tra gli ippodromi, in maniera razionale, per meglio assicurare i risultati economici atti a garantire il consolidamento, specialmente in questo difficile momento economico.
Con l’intento di sostenere gli interessi socio-professionali comuni all'intero sistema ippico regionale, nei confronti degli interventi pubblici, sia a livello locale, nazionale e comunitario è stata proposta la costituzione della Filiera Ippica Sarda, finalizzata a creare un filo diretto tra i partner della medesima filiera e la pubblica amministrazione.
La Filiera Ippica Sarda proposta accoglierebbe al proprio interno le varie associazioni di categoria arappresentanza degli allevatori, degli allenatori, dei fantini, dei proprietari, le Università, il mondo dell’equitazione, la rappresentanza degli ippodromi.
Considerata la grave crisi socio-economica isolana, durante i lavori è scaturita anche l’esigenza della costituzione di un apposito tavolo di lavoro finalizzato alla realizzazione di un circuito di corse regionali, in cui la Regione potrebbe concorrere alla formazione del montepremi ad esse riservato, che verrebbe poi “ricostituito” a favore della Regione stessa tramite appositi prelievi sulle scommesse effettuate, tramite un sistema rotativo.
Per di più, l’assemblea riunita a Villacidro ha avanzato fortemente la necessità che la Giunta regionale si faccia parte attiva per promuovere Azioni congiunte di stimolo verso l’A.S.S.I. e i Ministeri competenti, al fine di ritrovare il giusto posizionamento della Sardegna, “Terra di Cavalli” e “Terra di Fantini”, nel panorama ippico italiano, che non può avere l’assegnazione di 20 gg. di corsa in un panorama nazionale di 2.000.
In chiusura di dibattito il documento è stato integrato dal seguente emendamento presentato da Peppino Pala (Ippodromo di Sassari) che l’assemblea ha fatto proprio con un applauso.

I partecipanti al Convegno chiedono:

- all’A.S.S.I di procedere tempestivamente al riconoscimento dell’Ippodromo di Villacidro affinché possa essere inserito nel calendario nazionale.

- al Consiglio regionale l’adozione di un Ordine del Giorno che impegni il presidente della Giunta On. Cappellacci ad assumere le necessarie iniziative nei confronti del Governo nazionale affinché solleciti l’A.S.S.I. a riprogrammare il calendario 2012 troppo penalizzante per la Sardegna.

Lì, 21.02.2012