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Sardegna

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Vivere la campagna

Nei campi di Lunamatrona ci si prepara alla raccolta del melone in asciutto

Copertura del melone in asciutto

Thursday, July 29, 2010 - REDAZIONE

La copertura prima del raccolto.

Lunamatrona. Si iniziano a fare le prime stime, quantitative e qualitative, del prossimo raccolto del melone in asciutto. Certo è che le abbondanti piogge del mese scorso e i frequenti sbalzi di temperatura hanno messo a dura prova l’intera produzione. Ma in campagna non ci si scoraggia mai e per ogni frutto della terra, che è anche frutto di sacrifici e duro lavoro, si prova orgoglio e gratitudine. Lo si leggeva chiaramente negli occhi del signor Rino Ollano, che dopo aver aperto un melone per verificarne il sapore e il grado di maturazione, lo teneva con fierezza nella mano e lo offriva ai suoi ospiti. Signor Rino si dedica alla coltivazione del melone in asciutto da quarant'anni e, con assoluta fermezza, ha scelto di non usare alcun prodotto chimico. Nessun trattamento quindi, ma solo le sostanze nutritive della terra. Anche la sua consorte, la signora Marcella, è della stessa idea e afferma «i trattamenti chimici potrebbero tutelare la nostra produzione, ma noi non vogliamo perdere la tradizione e continueremo a coltivare la terra così come abbiamo sempre fatto». Sono tanti i fattori che possono mettere a rischio il raccolto: le frequenti piogge, l’esposizione troppo forte al sole, gli sbalzi climatici, etc. La natura, difatti, non è mai troppo generosa con chi la coltiva. Certo è che in queste terre la piogge frequenti non sono “salutari” per dei frutti abituati alla scarsità d’acqua e che crescono, per l’appunto, in asciutto. Ma se da un lato è impossibile contrastare le condizioni climatiche avverse, dall’altro è anche vero che in alcuni casi è possibile trovare dei rimedi. Ad esempio, contro l’esposizione solare troppo forte che rischia di compromettere la graduale maturazione del frutto, i produttori lunamatronesi hanno trovato una soluzione: coprire i meloni con le loro foglie. Ed è questo il momento migliore per farlo, prima del raccolto di metà agosto, per evitare che i raggi solari troppo forti li brucino. Così, alla fine di luglio, i meloni orami cresciuti e prossimi alla maturazione definitiva, vengono coperti con la pianta stessa, ripiegandone i rami. Essendo un lavoro piuttosto faticoso, perché si trascorre la maggior parte del tempo inchinati verso la terra, viene svolto preferibilmente nelle prime ore mattutine.
Mancano ancora due settimane circa al raccolto, eppure qualche melone inizia ad essere pronto per la tavola: lo si riconosce da una piccola macchia gialla che contrasta con il verde intenso della scorza e da delle particolari venature chiare.
Presto si potranno quindi assaggiare i dolci frutti della terre di Lunamatrona che saranno anche i protagonisti della “XIV Mostra mercato del melone coltivato in asciutto e della malvasia. XVIII Sagra della Pecora”. L’evento, organizzato dal comune di Lunamatrona, si terrà da sabato 4 a domenica 5 settembre 2010, ed è inserito all’interno del programma “Le giornate dell’AgriCultura della Provincia Verde – 2010 V Edizione” elaborato dalla Provincia del Medio Campidano”.