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Sardegna

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Vivere la campagna

Medio Campidano è maglia nera tra le strade italiane

Inaugurazione al bivio per Sanluri

Thursday, February 14, 2008 - L'UNIONE SARDA

Piccole e con le strade peggiori. La Provincia del Medio Campidano ha i nastri d'asfalto più pericolosi d'Italia, quella di Carbonia-Iglesias è al quinto posto.
I dati elaborati da Istat e Aci tengono conto del rapporto tra gli incidenti e il numero di morti del 2006. Un dato che ribalta il luogo comune secondo il quale sarebbero le grandi città le più a rischio sotto il profilo della sicurezza stradale. Ma non è così. Roma, per fare un esempio, è nella parte bassa della classifica, alla posizione numero 100 con un tasso di mortalità del 14,61 per cento contro il 95,24 del Medio Campidano e il 77,67 del Sulcis-Iglesiente.
La prima tra le "grandi" (quelle con oltre 250 mila abitanti) nella graduatoria Aci-Istat del tasso di mortalità, infatti, è Catania, quarantottesima (31.02), seguita da Verona, cinquantaduesima (30.42), cinquantacinquesima Bari (27.94), cinquantasettesima Venezia (27.56). Napoli è settantunesima (24.44), seguita da Palermo (77° posto con 22.63), Bologna (82°, 21.25) e Torino (87°, 18.50). Ma bisogna scendere addirittura al numero 100 per trovare Roma (14.61), al 103 per Firenze (10.48) e al 104 per Milano (10.06). La Provincia italiana con il più basso tasso di mortalità per incidenti stradali è Genova, che occupa la posizione 106 con 7.91. Ad Ascoli, su mille incidenti, solo 19,52 sono mortali (85esimo posto).
Un quadro che muta radicalmente se si analizza il fenomeno dell'incidentalità stradale dal punto di vista del rapporto tra incidenti e parco circolante. In questo caso è Rimini la città con il più alto rapporto (9.76), seguita da Milano (9.14), Ravenna (8.87) e Genova (8.74). Ci sono poi Prato (8.09), Savona (8.08), Firenze (7.93), Lucca (7.52), Roma (7.38) e Massa Carrara (7.23). Ascoli si piazza al venticinquesimo posto con 5,72 incidenti ogni mille auto circolanti. Al Sud le piccole province che fanno registrare il miglior rapporto incidenti/parco circolante. Spetta a Potenza il primato del rapporto più basso (1.47), seguita da Medio Campidano (1.61): interessante notare come la provincia con il tasso di mortalità più alto risulti quella con il più basso rapporto incidenti/parco circolante. Avellino e Isernia (a pari merito con 1.89), Benevento (1.96), Vibo Valentia (2.23), Crotone (2.31), Agrigento (2.33), Carbonia Iglesias (2.39) e Campobasso (2.45).
Un quadro le cui linee essenziali rimangono sostanzialmente inalterate se si analizzano i dati dal punto di vista del rapporto tra incidenti e popolazione. Spetta a Medio Campidano (prima nella "classifica" per tasso di mortalità) il primato del rapporto più basso (1.01). Seguono: Potenza (1.03), Avellino (1.33), Benevento (1.43), Isernia (1.53), Crotone e Carbonia Iglesias con 1.57, Vibo Valentia (1.59), Agrigento (1.67) e Cosenza (1.74).