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Sardegna

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Vivere la campagna

Melone all'asciutto? «Niente ironie, premio da 500 euro»

melone

Monday, July 28, 2008 - L'UNIONE SARDA

Un bonus per il melone raccolto a settembre ed ancora ottimo sulla tavola di Natale. Ovvero cinquecento euro all'anno per cinquanta aziende della Marmilla che coltivano il melone in asciutto, che cresce in totale assenza d'acqua nei campi del territorio. L'originale iniziativa è della Provincia del Medio Campidano e del Comune di Lunamatrona che hanno stretto un patto di ferro per estendere la coltura di questa biodiversità.
Un caso unico nell'isola: una produzione biologica da difendere. Ci hanno creduto i due enti che hanno elaborato un piano di valorizzazione del melone in asciutto della Marmilla. Il progetto sarà presentato nella prossima sagra di fine agosto dedicata al dolce frutto che non ha bisogno di risorsa idrica per svilupparsi. Ma tutto è già stato definito dal presidente della Provincia Fulvio Tocco, dal sindaco di Lunamatrona Alessandro Merici e dal suo assessore comunale all'agricoltura Maria Cleofe Setzu.
Nella zona sono 50 gli ettari coltivati a melone in asciutto, 25 dei quali a Lunamatrona con una decina di produttori, 20 a Turri. La resa è dai 30 ai 60 quintali ad ettari contro i 300 del melone irriguo. Proprio contro quest'ultimo quello coltivato in asciutto deve ancora vincere la sfida sul mercato. Il melone senz'acqua della Marmilla viene pagato 60 centesimi al chilo, un prezzo superiore a quello irriguo, ma anche la qualità è diversa. E' il consumatore che si deve abituare a questo sapore e ad apprezzare la bontà del frutto in asciutto. Da qui il piano di valorizzazione. «Gli agricoltori della Marmilla risultano penalizzati dall'assenza di questi piani», ha detto Tocco, «faccio un appello a tutti i produttori perché aderiscano al progetto». Già fissate le scadenze. «Le domande entro febbraio, i sopraluoghi entro la prima decade del prossimo luglio», ha proseguito Tocco, «abbiamo previsto un aiuto economico di 500 euro all'anno per 50 aziende. Ma se le domande saranno di più, potremo anche incrementare il budget economico a disposizione».
Tutto questo nonostante il melone in asciutto lo scorso anno sia diventato una barzelletta in ambito nazionale grazie all'ironia della trasmissione Report. Provincia e Comune invece stanno facendo le cose sul serio. «Un premio meritato per i nostri agricoltori», ha concluso Merici, «sono stati loro attraverso una selezione fatta in casa a coltivare ininterrottamente questo melone senza ricorrere all'acquisto di sementi».
ANTONIO PINTORI