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Sardegna

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Vivere la campagna

Convivere con la decrescita

Euro

Monday, August 27, 2012 - COMUNICATO STAMPA

Al patto di stabilità si sopravvive con l’unità delle comunità locali
La situazione del Fondo Cassa Totale della provincia del Medio Campidano è di euro 35.636.028,51 ma non si può procedere alla sistemazione del manto stradale.


Nonostante i limiti di spesa imposti dal governo col patto di stabilità, sulle strade provinciali viene garantita la manutenzione attraverso diverse aziende abilitate a svolgere una serie di attività previste dalla multifunzionalità agricola.
Per quanto riguarda invece la ristrutturazione delle più malandate, a comandare i tempi è la norma del patto di stabilità nazionale che impedisce agli enti locali virtuosi di utilizzare le risorse finanziarie possedute. Pertanto, quando si tratta l’argomento “investimenti” non si possono utilizzare i linguaggi del passato, quelli appartenenti alle politiche dei piaceri e delle clientele, dicendo che “Le promesse non sono state mantenute”, se un’opera non viene realizzata!
Nella programmazione provinciale le strade ci sono tutte, ma se non si emanano interventi correttivi della Regione Sarda a favore delle province, come dice la norma nazionale, non si trovano soluzioni per l’immediato.
La provincia è passata da un’elevata quantità d’investimenti annuali a cifre inconsistenti; nonostante ciò, la voce più rilevante che è stata mantenuta riguarda la manutenzione delle strade e delle scuole.
Questo è lo stato attuale, che va addebitato non tanto ad una crisi finanziaria della provincia del Medio Campidano ma all’applicazione delle strane regole del patto anti-impresa e anti-cittadino in vigore nel nostro paese, e al prolungato disconoscimento della crisi.
La situazione del Fondo Cassa provinciale - alla data del 27 agosto 2012 - è di euro 35.636.028,51 di cui: 8.261.741,92 euro presso il Banco di Sardegna (somme dei mutui) e 27.374.286,59 presso la Banca d'Italia. Purtroppo, ad oggi le province e i comuni sopra i 5000 abitanti non possono usufruire dei benefici della legge regionale sul patto di stabilità territoriale. La Giunta regionale dell’Emilia Romagna ha approvato nel mese di luglio scorso i criteri per la ripartizione, a Comuni e Province, delle potenzialità di spesa 2012 del patto di stabilità. La Sardegna come al solito è ancora ferma. Il provvedimento che dovrà adottare la giunta regionale, che ha già ricevuto licenza di spesa per 82.319 milioni dal governo nazionale, si inserisce all’interno della legge regionale sul patto di stabilità che già nel 2011 ha permesso agli Enti locali di autorizzare a dicembre diversi pagamenti, usando risorse già presenti nelle casse degli enti ma che erano state bloccate dalle norme nazionali.
Il rallentamento della spesa sugli investimenti nel 2013 colpirà anche i comuni tra i 1.000 e i 5.000 abitanti, in cui i fenomeni della decrescita saranno visibili agli occhi di tutti. Ciò significa che la condizione socio economica è destinata ad aggravarsi ulteriormente; se non viene spiegata alla popolazione, questa situazione comporterà il rischio che agli amministratori comunali siano ingiustamente addebitate le responsabilità del rallentamento della spesa. Pertanto, poiché risulta penalizzato l’intero territorio provinciale, nella battaglia a favore del “peggioramento del patto” devono essere impegnate tutte le rappresentanze dei comuni sotto patto o escluse da esso.
Il Presidente
Fulvio Tocco