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Sardegna

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Vivere la campagna

Anno 2012 n. 27 - Carciofo

campo di carciofi

Fase fenologica:  formazione del capolino

Dai controlli effettuati sulle varietà precoci violetto di provenza, tema e spinoso sardo, si riscontrano attacchi di Nottua gialla del
pomodoro (Heliothis armigera).
L’intensità dell’attacco risulta essere mediamente del 7% (piante con larve vive).
Si riscontrano inoltre i seguenti risultati medi relativi agli attacchi precedenti di nottue:
3% di piante attaccate con larve morte;
20% di piante con rosure sulle foglie;
15% di capolini con rosure esterne sulle brattee (primo capolino).

Ricordiamo agli orticoltori che è in atto l’ovideposizione della Depressaria (Depressaria erinacella), che in media dura circa un mese (dal 20 di ottobre al 20 novembre circa). La femmina adulta depone le uova in cima alla gemma apicale o sul capolino principale. La larva una volta fuoriuscita dall’uovo si dirige verso il ricettacolo del capolino e lì compie il suo ciclo.
La strategia di difesa fitosanitaria prevista dal Disciplinare di Produzione Integrata 2012 per il controllo della Nottua gialla del pomodoro e della Depressaria prevede l’utilizzo delle seguenti sostanze attive: Bacillus thuringiensis; Deltametrina; Spinosad; Emamectina; Olio minerale.
L’intervento chimico può essere effettuato solamente in presenza di giovani larve sulla coltura.

Per tenere pulite le carciofaie dalle erbe infestanti, si consiglia ai coltivatori di eseguire un intervento diserbante antigerminello con prodotti a base di oxifluorfen o oxadiazon che devono essere irrorati con attrezzature schermate.
Dopo sessanta giorni dall’impianto del carciofeto è consigliabile effettuare la prima concimazione azotata di copertura distribuendo circa 70 unità fertilizzanti per ettaro.
Si ricorda che coloro che hanno aderito alla ”DOP Carciofo Spinoso di Sardegna” non possono essere superate le 70 unità di azoto per ettaro per intervento.

Fonte: Laore Sardegna - Sportello Unico Territoriale per l'area del Campidano
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