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Sardegna

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Vivere la campagna

I campi coltivati presi d'assalto dai cervi affamati

Cervo Sardo

Friday, October 1, 2010 - L'UNIONE SARDA

Arbus. A Montevecchio e Piscinas

Controllare i cervi nell'area di Montevecchio e Piscinas per prevenire ed evitare ulteriori danneggiamenti all'agricoltura e ridurre il numero di incidenti stradali. È l'obiettivo del comitato tecnico-scientifico nato ad Arbus nei giorni scorsi, dopo il ripetuto e insistente grido d'allarme di quanti hanno a cuore lo sviluppo economico del territorio attraverso l'agricoltura.
Ne fanno parte i Comuni di Arbus e di Guspini, la Regione, la Provincia, l'Ente Foreste e il Corpo forestale. Era stato il sindaco della cittadina mineraria, Franco Atzori, a farsi promotore di un incontro per studiare insieme le strategie più opportune per contenere la presenza degli ungulati, diventati ormai una vera e propria minaccia.
«Sia chiaro», dice il primo cittadino, «nessuno di noi è contro i cervi. Sicuramente sono una ricchezza, una risorsa turistica in più. Diventata però in soprannumero, rischia di trasformarsi in povertà. È vero che la popolazione è difficilmente delineabile con precisione, ma agricoltori e allevatori non hanno dubbi: ne contano circa cinquemila. Gli stessi uomini dell'Ente foreste sono testimoni di un corridoio naturale che i branchi hanno aperto verso il Sulcis. Se dovessimo aspettare la soluzione dell'Unione Europea, secondo cui si può pensare a un abbattimento solo quando l'isola raggiunge le 18 mila presenze, Arbus diventerebbe la terra dei cervi e non più degli uomini. Quindi, il problema deve esser affrontato prima possibile».
Lo chiedono anche agricoltori, allevatori e proprietari di piccoli orticelli. «Chi vive di altro», osserva Sergio Sanna, «non sa che il cervo per 365 giorni divora il cibo dei nostri animali. Peccato che poi non produca latte. È triste dover constatare che sino ad oggi si è fatto poco e niente. Gli incentivi studiati prima dalla Comunità Europea, poi dal progetto Live e infine dalla Provincia del Medio Campidano si sono rivelati inidonei. È sul numero che bisogna intervenire. Che senso ha pagare i danni se poi si è punto e a capo? Anche le recinzioni elettrificate hanno dimostrato di incidere solamente sui bilanci pubblici e dell'azienda».
La voce è unanime: «I cervi, affamati e assettati, non più durante la notte, ma ora anche in pieno giorno invadono campagne e centro abitato in cerca di acqua e cibo. Un'invasione che non si riesce più a contenere».