Logo della Provincia del Medio Campidano

Sardegna

Salta la barra di navigazione e vai ai contenuti

Vivere la campagna

Miracolo nell'ospedale-cantiere

ospedale di San Gavino Monreale

Friday, March 2, 2012 - L'UNIONE SARDA

SAN GAVINO. Sindacati, amministrazioni e comitati di cittadini rilanciano la vertenza sulla Sanità
Numeri record in uno stabile quasi diroccato: serve il nuovo centro

SAN GAVINO I numeri, riferiti al 2011, sono quelli di un ospedale in prima linea: novemila ricoveri, 234 visite ambulatoriali, 3026 interventi, l'ottanta per cento dei 176 posti letto occupati. Hanno il sapore del miracolo considerando lo stabile e la carenza di personale (89 medici, 165 infermieri, 33 ausiliari, nessun turn over dopo le pensioni, frequente ricorso a lavoratori interinali, ferie arretrate dal 2010). E confermano quello che amministratori, sindacati, associazioni di cittadini, l'intero Medio Campidano, dicono da sempre: «In questa zona serve un nuovo ospedale».
HORROR TOUR Perché quello attuale è in piedi dal 1950. Pensato per quegli anni, oggi è insufficiente. Qualche istantanea scattata durante una visita guidata con i sindacalisti di Cgil e Csl. In Medicina spesso i pazienti finiscono sistemati con un lettino in corsia (cioè senza il collegamento con l'ossigeno). Poche notti fa una sola ostetrica era di turno e ci sono stati cinque cesarei. Senza considerare i lavori perennemente in corso per mettere in regola con le norme di sicurezza la rete elettrica. E l'impegno super di progettisti e tecnici per trovare una degna sistemazione alla Risonanza magnetico nucleare, in arrivo in questi giorni ma che non si sapeva dove sistemare.
L'ACCORDO «Chiediamo soltanto il rispetto di tutti gli impegni assunti da Regione e Ministero», intervengono Efisio Lasio e Caterina Cocco (Cgil). «Il nuovo ospedale costa 75 milioni, 43 erano già stati destinati a San Gavino dal fondo per l'edilizia sanitaria, ma il mancato avvio dell'iter per gli appalti ha fatto scadere i termini e e quei soldi sono stati ritirati».
I NUMERI Così va avanti l'attuale spreco, commenta Edoardo Bizzarro (Cisl): «Ogni anno l'Asl di Sanluri è costretta a pagare 36 milioni di euro per servizi garantiti dagli ospedali di Cagliari e dell'Asl 8. Senza contare i disagi per le famiglie. Assurdo, considerando la qualità dell'assistenza garantita».
Se il biglietto da visita è il Pronto soccorso, non poteva essere peggiore: spazi ridottissimi, poche sedie in sala d'attesa. Eppure i pazienti sono soddisfatti: «Ho portato mio marito», dice Paola Medda, di Guspini, «aveva un'infezione, problema risolto. Con competenza e gentilezza». «È un ospedale che funziona», annuisce Antonio Deiola, autista di Usellus, «ogni giorno porto per visite e ricoveri in day hospital tanti pazienti».
Certo, i lavori in corso nei reparti si svolgono di continuo. Carrelli con pasti e terapia tra i ponteggi. «Serve un nuovo ospedale», dice il direttore Giuseppe Sechi, «ma nel frattempo è giusto rendere questo efficiente». Anche se, secondo i tecnici, ristrutturazioni e interventi tampone in uno stabile quasi diroccato sono praticamente soldi buttati al vento.
dal nostro inviato
Paolo Carta