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Sardegna

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Vivere la campagna

Ippodromo, per ora la scommessa è persa

Ippodromo Villacidro

Tuesday, November 9, 2010 - LA NUOVA SARDEGNA

Villacidro. Il Comune ha speso 7 milioni di euro ma la crisi perenne dell’Unire tiene chiusa la struttura di «Trunconi»
La Provincia decide di rivolgersi direttamente al ministero delle Politiche agricole
Tocco ha chiesto che il galoppatoio rientri fra i centri di gara

VILLACIDRO. L’ippodromo di «Trunconi» è fermo al palo, i cavalli corrono lontano. La crisi perenne dell’Unire non gli consente di aprire alle corse e alle scommesse. Un’altra cattedrale vuota.
Costato 7 milioni e 300 mila euro di denaro pubblico, con finanziamento regionale al Comune di Villacidro, era stato inaugurato in pompa magna nel marzo del 2008 in odore di campagna elettorale (da lì a due mesi nel «paese d’ombre» si sarebbe votato per le amministrative), ma finora ha ospitato una sola manifestazione ippica, allestita privatamente dalla società che ha avuto in affidamento dal Comune la gestione dell’impianto. Il gran marasma in cui galoppa da tempo l’Unire, l’ente nazionale di incremento delle razze equine a cui sono demandate le corse sportive e relativo settore scommesse, ha costituito di fatto un ostacolo insormontabile per l’inserimento dell’ippodromo villacidrese nel calendario nazionale delle corse, rendendo così infruttuoso il consistente investimento finanziario di Regione e Comune.
Nel tentativo di superare l’ostacolo Unire, il presidente della Provincia Fulvio Tocco si è rivolto adesso direttamente al ministro delle Politiche agricole Giancarlo Galan, dal cui dicastero dipende l’ente ippico nazionale. L’appello è che l’ippodromo villacidrese trovi spazio nel calendario delle gare ufficiali e che pertanto venga innescata quella serie di attività collaterali conseguenti che, è stato ipotizzato, porterebbe qualche decina di posti lavoro. «Questo impianto rappresenta il punto di riferimento dell’ippica nel centro-sud della Sardegna - scrive Tocco a Galan -, un settore che storicamente appartiene alla cultura dell’intera isola. E’ una risorsa di primaria importanza e l’ippodromo è per questo territorio un valore aggiunto». Almeno per ripagare quei 7 milioni mezzo di euro spesi.
LUCIANO ONNIS