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Sardegna

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Vivere la campagna

Bilancio di Previsione 2011 - I Tagli del governo nazionale e di quello regionale condizionano l'attuazione dei programmi previsti dalla Provincia

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Thursday, April 21, 2011 - COMUNICATO STAMPA

In data 31 Marzo 2011 è stato approvato da parte del Consiglio Provinciale il Bilancio di Previsione 2011 che prevede la cifra complessiva pari a €. 25.481.123,58 di cui il 61% destinata a spese correnti, il 23% a spese in conto capitale ed il restante 16% a spese per servizi in conto terzi.
Percentuali in linea diversa rispetto agli anni precedenti laddove si evidenziano, con l’entrata a regime dell’attività dell’ente, l’incidenza dei costi collegati ai compiti gestionali ed ai servizi messi a disposizione dei cittadini del Medio Campidano.
Il condizionamento più forte arriva però dalla diminuzione dei trasferimenti dello Stato e dalla riduzione delle somme del Fondo Unico Regionale che si collegano alle restrizioni della Manovra di luglio del 2010 e della legge di Stabilità per il 2011 che contiene tutta una serie di disposizioni che vanno a incidere direttamente sulla funzionalità dei settori portanti della Provincia che dovrà fare fronte agli impegni tenendo conto delle minori risorse a suo carico.
Tutto ciò si unisce, inoltre al consolidamento del rispetto del Patto di Stabilità che frena la possibilità di spendita delle somme riservate agli investimenti ed in modo particolare alle OO.PP. che in una fase di crisi così devastante potrebbero alleviare le difficoltà economiche delle imprese e dei lavoratori. Invece tale blocco, che determina l’aumento abnorme dei residui passivi e del fondo di cassa, condiziona la funzione che tutti gli enti locali possono svolgere per creare sviluppo ed occupazione.
Nonostante tali vincoli il Bilancio della Provincia tiene conto di tutta una serie di obiettivi la maggior parte dei quali hanno avuto la luce negli anni precedenti e che sono riconducibili ai seguenti aspetti: cito a titolo di esempio gli interventi per il volontariato e la protezione civile, gli interventi sui litorali, la pulizia delle spiagge, il salvamento a mare, la promozione agroalimentare, la manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade, delle scuole, degli immobili a nostra disposizione e tutto il ragionamento relativo ad un efficiente mantenimento dei servizi telematici e del portale che rappresentano ormai uno strumento fondamentale per l’attuazione e la divulgazione delle politiche della nostra Provincia.
Mentre invece sulla base dei trasferimenti vincolati, soprattutto da parte della Regione, si mantengono gli impegni che garantiscono servizi di primaria importanza:
I servizi per l’impiego, i C.S.L., la prevenzione dei rischi balneari, le risorse dovute per il passaggio del personale dalle CC.MM. e per la stabilizzazione dei L.S.U., il servizio antinsetti, i fondi RAS per l’eliminazione dell’amianto da parte dei privati, i Master and Back, Sistema Bibliotecario, il finanziamento dei Beni Ambientali della Giara, gli ecosportelli, il Piano di sicurezza stradale e così via dicendo senza volerli citare tutti.
Tra le scelte che rientrano invece nei margini di manovra a nostra disposizione una parte consistente viene indirizzata a far proseguire il filone delle iniziative che maggiormente hanno caratterizzato la Provincia in questi anni e cioè all’impegno verso il settore produttivo legato alla peculiarità di Provincia verde e agroalimentare di cui il progetto Vivere la Campagna ed i vari piani di valorizzazione settoriali ne sono l’espressione più significativa, laddove consideriamo importante assicurare le quote di risorse proprie sui progetti di sviluppo che possono essere utili ad alimentare la speranza per il rilancio dell’economia ed in modo particolare di quella che valorizza i beni primari dell’agricoltura, dell’allevamento e della P.M.I.;
Una sfida che è in campo da alcuni anni con la quale si è creato una sinergia forte tra le istituzioni e gli operatori del settore, che hanno presentato 1.300 domande in un numero sempre crescente anno dopo anno, che ha bisogno di trovare la giusta considerazione in termini di risorse da parte della Regione Sarda che avrebbe permesso di liberare un po’ di risorse correnti da destinare alle politiche che riguardano tutti gli altri settori, si spera che con il nuovo Assessore Regionale all’agricoltura On. Mariano Contu sia giunto il momento di una più forte collaborazione e sinergia.
Tra le altre somme destinate in base alla possibilità di scelta propria si segnalano le scelte del settore lavoro laddove si dà risposta alla esigenza di inserimento nel mondo del lavoro dei soggetti disabili ed a quelle relative ai tirocini formativi per i giovani nei vari settori produttivi.
Ogni altra possibilità di individuare risorse necessarie ad assicurare la funzionalità di progetti di promozione e sviluppo del territorio viene lasciata agli spazi che si apriranno una volta che si approverà il consuntivo del 2010 e in modo particolare quando si dovrà destinare l’avanzo di amministrazione entro il mese di Novembre dell’anno in corso.
Se si considera che è ancora molto forte la sperequazione tra il cumulo dei compiti e delle funzioni assegnati agli Enti Locali con la L.R. 9/2006 rispetto alla quantità assolutamente insufficiente di risorse e di personale trasferite agli stessi, rimane forte la preoccupazione del rischio che può portare al collasso amministrativo soprattutto gli Enti che da subito hanno attuato tutte le incombenze accollandosi interamente gli oneri per i servizi.
Dietro le scelte degli enti sovratterritoriali di scaricare sulle Province ed i Comuni il peso delle loro difficoltà si nasconde il ritorno del centralismo più smodato che non consente agli enti locali periferici di attuare le politiche che più hanno necessità di essere mandate avanti per la crescita e lo sviluppo dei loro territori.
Il messaggio neanche troppo velato è che pur non parlando più esplicitamente di eliminazione delle Province la direzione portante è quella di farle mancare le risorse fondamentali minime necessarie per la sopravvivenza e togliere la possibilità di avere una autonomia finanziaria sufficiente per svolgere i compiti previsti dalla legge.
Chiaro è che a questo disegno noi non vogliamo sottostare e con la collaborazione di tutti gli altri Enti Locali svilupperemo una opposizione a tale tipo di scelte provenienti dal Governo centrale organizzando la protesta nei loro confronti, forti della bontà del lavoro svolto finora e dei risultati positivi che sono emersi a favore del territorio del Medio campidano frutto della forte collaborazione instaurata con le Amministrazioni locali e le forze sociali.