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Ippica: dal PD alla Lega tutti d'accordo, rilanciarla a partire da 'Sistema Sardegna'= documento messo a punto a Villacidro sarà inviato a Ministero Agricoltura e a Regione

ippica

Wednesday, February 29, 2012 - ADNKRONOS

Rilanciare il comparto ippico italiano, partendo dal sistema Sardegna. E' quanto si chiede in un documento, condiviso da Pd, Pdl e Lega, e da molti allevatori e imprenditori di rilievo del settore, che sarà inviato a breve al ministero dell'Agricoltura e alla Presidenza e al Consiglio regionale della Regione Sardegna.

Il documento è stato messo a punto nel corso del convegno 'Uniti per l'ippica', tenuto a Villacidro, un incontro organizzato dal presidente della Provincia del Medio Campidano, Fulvio Tocco, che ha
visto la presenza di Giuseppe Botti, allenatore di cavalli di caratura internazionale, proprietario e allevatore, Enrico Landoni, docente all'Università degli Studi di Milano (Storia dello sport), Franco
Sionis, presidente dell'ippodromo Chilivani, Mario Sposi dell'Ippodromo di Villacidro e di Grosseto, Massimo Garavini, presidente Csain, ente di promozione sportiva di Confindustria.
Bipartisan la partecipazione dei politici sardi: Mauro Pili e RobertoMurgia del Pdl e Siro Marrocu del Pd, ai quali si e' aggiunto anche Roberto Mura, senatore della Lega Nord, delegato dal gruppo del Carroccio di Palazzo Madama allo studio delle proposte per il rilancio dell'ippica in Italia.

''Si sono gettate le basi per creare il 'Sistema Ippico Sardo'- si legge nel documento - con lo scopo di mettere in campo una serie d'iniziative che possano creare le condizioni per il rilancio dell'ippica. A tal fine si è auspicata l'aggregazione degli ippodromi, sotto forma associazionistica per meglio rappresentare le esigenze del sistema nella 'Terra di Cavalli' e nella 'Terra di Fantini'. L'obiettivo di promuovere l'aggregazione degli ippodromi sardi e' finalizzato alla realizzazione di un progetto unitario, che gli veda protagonisti in maniera complementare l'uno all'altro, rendendo possibile una forma organizzata che dialoghi in armonia col il Piano Industriale per il rilancio dell'ippica redatto
dall'Assi''.
L'aggregazione, 'Sistema Ippico sardo', consente un coordinamento ottimale delle attività degli ippodromi, ''realizzando economie di scala con lo svolgimento di servizi comuni concentrando la gestione, ed ottenendo, tra gli altri, ulteriori vantaggi, con una notevole riduzione dei costi'', con
l'ottimizzazione delle attività in programma, la centralizzazione della redazione per una più efficace promozione radiofonica, televisiva, giornalistica e pubblicitaria in generale, la creazione di un efficiente e moderno sistema di sorveglianza centralizzato che garantisca un elevato grado di sicurezza e controllo degli impianti''.
Inoltre garantisce migliori ''rapporti con gli Enti preposti al settore, lo snellimento delle pratiche organizzative, grazie alla costituzione di una segreteria che svolga le attività in maniera coordinata, investire in marketing e comunicazione, promuovendo i valori caratteristici dell'ippica, di natura sportiva, sociale, culturale, ambientale e naturalistica''.
Ancora, prosegue il documento, ''investire nella spettacolarità delle corse: gli ippodromi sardi, per caratteristiche tecniche, presentano peculiarità che li rendono complementari (corse su tutte le distanze, in erba e su sabbia) e una programmazione del calendario unitaria e concertata permetterà di avere corse con numerosi partenti, quindi molto spettacolari e mediante una stretta collaborazione degli ippodromi con la Fise, in risposta alle oltre 90 Associazioni ippiche distribuite sul territorio regionale, promuovere iniziative che interessano diverse discipline agonistiche e non, proponendo gli ippodromi come Centri universali del cavallo''.
''La strategia da attuare - propone il documento approvato nel convegno - prevede lo sviluppo delle attivita' degli allevatori con il potenziamento della produzione, nella quantità ma, soprattutto, nella qualità, mediante una selezione con base più allargata e, prevede, inoltre, un'attività coordinata ed integrata tra gli ippodromi, in maniera razionale, per meglio assicurare i risultati economici atti a
garantire il consolidamento, specialmente in questo difficile momento economico''.
Con l'intento di sostenere gli interessi socio-professionali comuni all'intero sistema ippico regionale, nei confronti degli interventi pubblici, sia a livello locale, nazionale e comunitario e' stata proposta la costituzione della Filiera Ippica Sarda, finalizzata a creare un filo diretto tra i partner della medesima filiera e la pubblica amministrazione.
Quest'organismo ''deve svolgere attività di studio al fine di esprimere pareri sui progetti e sui provvedimenti normativi e legislativi riferiti all'ambito di competenza della filiera inerente il settore equino ed attuare iniziative volte ad ottenere la valorizzazione e l'ottimizzazione della politica regionale e comunitaria in materia di aiuti allo sviluppo socio economico, in particolare nelle zone rurali, favorendo la lotta alla disoccupazione ed alla esclusione sociale''.
La Filiera Ippica Sarda proposta, accoglierebbe al proprio interno le varie associazioni di categoria a rappresentanza degli allevatori, degli allenatori, dei fantini, dei proprietari, le Università, il mondo dell'equitazione, la rappresentanza degli ippodromi.
Considerata la grave crisi socio economica isolana il convegno ha sollecitato la costituzione di apposito tavolo di lavoro finalizzato alla realizzazione di un circuito di corse regionali, in cui la Regione potrebbe concorrere alla formazione del montepremi ad esse riservate, che verrebbe poi ''ricostituito'' tramite appositi prelievi sulle scommesse effettuate, a favore della Regione, tramite sistema rotativo.
Per quanto riguarda la Sardegna ''si chiede alla Giunta regionale ed al Consiglio di farsi parte attiva per promuovere Azioni congiunte di pressione verso l'Assi-Unire e i Ministeri competenti, al fine di ritrovare il giusto posizionamento della Sardegna come 'Terra di Cavalli e Terra di Fantini' nel panorama ippico italiano''.
All'Agenzia Assi-Unire invece l'assemblea chiede ''di procedere subitamente al riconoscimento dell'ippodromo di Villacidro perché possa essere inserito nel calendario nazionale. Il convegno chiede al Consiglio regionale l'adozione di un Ordine del Giorno che impegni il presidente della Giunta regionale della Sardegna ad assumere le necessarie iniziative nei confronti del Governo nazionale affinché incida su l'A.S.S.I. per ristrutturare e riformulare il calendario 2012, troppo penalizzante per la Sardegna''.
Emanuele Concas