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Sardegna

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Vivere la campagna

Programma delle Giornate dell' AgriCultura 2009

prodotti tipici della Provincia del Medio Campidano

Friday, March 27, 2009 - REDAZIONE

Dopo la prima esperienza maturata nel triennio 2006-2008 di “AgriCultura”, la Provincia del Medio Campidano d’intesa con i Comuni ha predisposto un nuovo programma collettivo per l’anno 2009.
L'obiettivo perseguito è stato, oltre la predisposizione di un calendario sistemico delle manifestazioni, quello di conseguire un forte raccordo e integrazione con i Piani di Valorizzazione ed il Paniere dei prodotti tipici della Provincia.
Proprio con l’importante risultato della costituzione del Paniere della Provincia Verde si è conclusa l’annualità 2008 frutto della condivisione di un percorso unitario tra le 28 Amministrazioni Comunali al fine di valorizzare i prodotti tipici locali.
Il Programma AgriCultura, – ha sostenuto il Presidente Fulvio Toccosarà un'azione strumentale allo sviluppo di alcune attività produttive, al rafforzamento dell'identità e dell'economia complessiva del territorio e sarà finalizzato a garantire la più ampia coesione sociale e crescita economica del territorio.
Il circuito di AgriCultura, che collega idealmente tutti i Comuni della Provincia in un percorso agro-gastronomico, culturale e scientifico e si snoda su nove mesi l’anno.

Alcune di queste sagre erano preesistenti alla nascita della nuova Provincia, e che il compito dell’ente è stato quello di rafforzare l’esistente e di estendere l’esperienza a tutti i 28 Comuni.
Attraverso questo viaggio vengono presentati una serie di appuntamenti, che fino a tempi recenti erano risultati staccati fra loro e vengono integrati in modo che non soltanto possano fruire di maggiori risorse, ma possano spostare da un comune all’altro un’utenza, il cosiddetto “turista di un giorno”, che così comincia a conoscere più a fondo, da un appuntamento all’altro, i percorsi interni, i luoghi caratteristici, i punti di rilevanza artistica, culturale o naturalistica, le strutture di ospitalità e di ricezione. Il percorso gastronomico si arricchisce di appuntamenti di carattere culturale e scientifico che stanno determinando delle vere e proprie linee di ricerca continuative in molte delle comunità locali. Così ad esempio, la rievocazione de su pani arrubiu a Tuili; la Festa della Terra a Furtei; la valorizzazione dell’asparago a Serrenti; la valorizzazione degli ovini da latte a Barumini; la valorizzazione delle pesche a Villacidro; la valorizzazione del vecchio vitigno nuragus a Collinas; la valorizzazione della capra ad Arbus; i riti del grano cotto a Segariu; la valorizzazione dei maccarroneddus de cibiru e fibaus a Siddi; la rievocazione de sa fregua e pani indorau a Setzu; la tradizionale preparazione della pecora bollita a Pauli Arbarei; la promozione del miele a Guspini; la valorizzazione del melone in asciutto a Lunamatrona; il ricordo degli antichi mestieri e sapori a Gesturi, Pabillonis e Villanovaforru; l’agroalimentare con l’emblema del pomodoro a Serramanna; la valorizzazione del grano duro a Sardara; dell’olio, delle olive da mensa e degli insaccati a Gonnosfanadiga; la fiera dell’agroalimentare, in cui primeggia il carciofo, a Samassi; la valorizzazione dello zafferano a S.Gavino, Turri e Villanovafranca; lo studio delle erbe spontanee ed officinali ad Ussaramanna e delle tecniche di panificazione antiche a Gonnosfanadiga, Villamar, Tuili; la sagra delle leguminose a Las Plassas.