Logo della Provincia del Medio Campidano

Sardegna

Salta la barra di navigazione e vai ai contenuti

Vivere la campagna

«Ecco i conti in attivo della Provincia»

euro

Wednesday, February 17, 2010 - L'UNIONE SARDA

Villacidro. Ma l'opposizione attacca per i soldi rimasti nelle casse delle banche
Approvato il bilancio di previsione: 30 milioni da spendere

Il patrimonio immobiliare ammonta a quarantacinque milioni, settecentomila euro di interessi per somme che non sono state investite.
Il bilancio di previsione 2010 del Medio Campidano porta una dote di 27 milioni e mezzo di euro, somma che si aggiunge ai 155 milioni complessivi, che la Provincia ha gestito in questi suoi primi cinque anni di vita. Un documento contabile che a Villacidro, fra i banchi del Consiglio, dopo cinque ore di dibattito, ottiene il voto favorevole della sola maggioranza. L'opposizione vota contro e, compatta, punta il dito su storie di euro mai spesi. In particolare sui 30 milioni ancora oggi nelle casse delle banche, mentre la sicurezza delle opere pubbliche rimane in lista di attesa. «Un introito di 700 mila euro di interessi», osserva il consigliere di minoranza Agostino Pilia, «testimonia l'incapacità di gestire la cosa pubblica. Piuttosto che aprire cantieri e rivitalizzare l'edilizia con lavori nelle scuole, nelle strade, con l'abbattimento di barriere architettoniche, la realizzazione di rotatorie, la bonifica dei siti ambientali, il ripristino dei corsi d'acqua, avete preferito conservare i soldi, non realizzare programmi, accantonare interventi, rinviare progetti». Va oltre il consigliere Gino Deias: «Chi di voi sa dove sono questi fondi non spesi, alzi la mano. Sono in banca? In quale banca? Ditelo. Producono interessi, ma lasciano il territorio abbandonato a se stesso. Quei 27 milioni di euro spesi sono stati distribuiti su 400 voci. Così, a macchia di assessore. Uno sperpero dal sapore assistenzialista».
Difende l'operato l'assessore al Bilancio Fernando Cuccu. «Nonostante gli allarmismi - dice - siamo riusciti a rispettare il patto di stabilità e avere un bilancio sano. Lasciamo in eredità un patrimonio di beni mobili ed immobili per 45 milioni di euro. È come aver gettato le fondamenta di una casa in costruzione, realizzando il primo piano accogliente e bello». E il presidente Fulvio Tocco aggiunge: «Abbiamo investito sul settore primario, sulla biodiversità, sulle emergenze archeologiche, sul turismo. Assieme all'associazione Le città del bio, a fine marzo, ci sarà un incontro dedicato alla biodiversità. Metteremo in vetrina lo scrigno di specie animali e vegetali che il nostro territorio ancora ha la fortuna di custodire». Infine Filippo Tuveri: «Resta da dimostrare dove recuperare la somma di un milione programmata per Vivere la campagna. Una manovra che non ci consentirà di affrontare emergenze e priorità. Insistere in progetti che curano la propria immagine, prospettando chissà quale futuro per l'economia agricola, sta diventando ridicolo. La campagna era ed è povera».
SANTINA RAVÌ