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Sardegna

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Scarichi a Piscinas: la Provincia rinvia le accuse al mittente

Piscinas

Tuesday, July 3, 2012 - LA NUOVA SARDEGNA

Arbus, l’assessore provinciale all’Ambiente replica all’Igea «Hanno loro i soldi per realizzare il depuratore»

di Luciano Onnis ARBUS «Lo sversamento delle acque reflue della miniera di Casargiu che tanto danno ambientale stanno creando alla fascia del nostro territorio che scende verso la spiaggia e il mare di Piscinas è un problema che la Provincia del Medio Campidano ha ereditato dalla Provincia madre di Cagliari e non è certamente responsabilità nostra se il depuratore che è stato realizzato è del tutto inadeguato»: è questa la sintesi esplicativa dell’arringa difensiva di Giuseppe De Fanti, assessore provinciale dell’Ambiente, davanti alle discolpe dell’Igea per voce del suo presidente, Battista Zurru, che a sua volta ha detto chiaramente che il disastro ecologico che sta combinando il cantiere minerario dismesso di Casargiu, e in particolare la galleria Fais, da momento in cui l’attività estrattiva è cessata e la Sim ha abbandonato il campo lasciando la polpetta avvelenata dell’inquinamento ambientale nelle mani della Regione: alla quale la società dell’Eni restituì le concessioni minerarie con tutte le sue pertinenze. E i suoi molteplici problemi. Molti dei quali, come appunto le acque rosse al cadmio (ma anche piombo, nichel, zinco, arsenico) che dalle gallerie minerarie si riversano a rigagnoli all’esterno per poi confluire in fiumiciattoli che attraversano il territorio e scendono verso il mare di Piscinas. Dunque, tornando alle presunte responsabilità della Provincia nella realizzazione di un depuratore inutile (costato quasi 800 mila euro) per gli sversamenti della galleria Fais, l’assessore De Fanti è molto lapidario nella difesa d’ufficio. «La Provincia del Medio Campidano – attacca il delegato provinciale all’Ambiente – non ha mai avuto, né gestito, né progettato, né appaltato nemmeno un euro per quel depuratore. L’opera è stata realizzata interamente dalla Provincia di Cagliari, che poi si rifiutò di trasferire il procedimento a noi». E poi prosegue l’arringa chiamando in causa l’Igea: «Dal gennaio 2011 – dice De Fanti -, l’opera è stata consegnata definitivamente all’Igea, che tra l’altro ha in cassa, inutilizzato e già prima di quella data, un milione di euro assegnato dalla Re-gione apposta per completare e avviare il depuratore di Casargiu». Quindi la stoccatina finale: «La nostra Provincia, e in particolare il sottoscritto, hanno sempre posto all’attenzione di tutti l’inquinamento delle acque rosse al cadmio del rio Irvi. Quel milione lo abbiamo chiesto proprio noi, ma per motivi che non voglio in questa circostanza dettagliare e argomentare, è finito all’Igea». E mentre polemiche e accuse si ribaltano, l’unica cosa certa è che Piscinas rimane a forte rischio ecologico. E questo è quel che conta per davvero.