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Sardegna

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Vivere la campagna

Annata 2011, poco olio ma di qualità

olive

Tuesday, November 22, 2011 - L'UNIONE SARDA

GONNOSFANADIGA. Sagra
Poco olio, ma di qualità. A Gonnosfanadiga quest'anno la campagna olearia è inferiore all'annata scorsa, circa il sessanta per cento in meno, ma è di qualità superiore. «Le condizioni climatiche hanno compromesso la fioritura e la mosca olearia ha fatto il resto, anche se sono stati predisposti tutti i sistemi di lotta biologica all'insetto», afferma Angelo Zanda, responsabile territoriale dell'Agenzo Laore.
I NUMERI Non ci sono ancora dati ufficiali, ma ricorda la campagna-disastro del 1998-1999 (anche allora era un'annata di scarica), con appena ventimila quintali di produzione. «Le cause sono diverse, ma il disimpegno dei piccoli proprietari che lasciano senza cura l'oliveto, per i crescenti costi di manutenzione, determinano una raccolta sempre inferiore», afferma l'olivicoltore Gino Deias.
LA RENDITA Il prezzo dell'olio extravergine d'oliva ha imboccato una pericolosa parabola discendente. «Dal 2000 è fermo a sei euro, molto al di sotto della soglia di vivibilità delle aziende», aggiunge Deias. La sola molitura costa al produttore oltre un euro al litro e la raccolta due euro, senza considerare potatura e manutenzione dell'oliveto, l'acquisto del contenitore per confezionare l'olio e le spese di commercializzazione. Per l'olivicoltore è più conveniente raccogliere e vendere le olive per salamoia. «Ci vuole più lavoro, ma si riesce a spuntare un prezzo migliore, anche due euro e cinquanta al chilo», sottolinea Gino Deias.
SALAMOIA Buona parte delle aziende di Gonnosfanadiga ha diversificato l'attività. «Lavoro indistintamente olio e olive in salamoia per stare sul mercato, ma quest'anno la produzione è più che dimezzata», sostiene Roberto Lisci. Anche Bruno Cabras, il maggior produttore, non è soddisfatto: «Ho raccolto appena il 40 per cento delle olive rispetto al 2010». Domenica, giornata di chiusura della Fiera dell'agroalimentare, la crisi si poteva soltanto percepire. La gente faceva la fila davanti ai box per gli acquisti. «La sagra - dice il presidente della Pro Loco, Cicci Agabbio - è il momento della promozione e del rilancio».
Gian Paolo Pusceddu