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Sardegna

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Melone in asciutto, sì al marchio

melone in asciutto

Monday, March 19, 2012 - L'UNIONE SARDA

LUNAMATRONA. Approvato dall'Aula il regolamento per l'istituzione del bollino di origine comunale
Il sindaco Carrucciu: formeremo una commissione per la certificazione

Il marchio di denominazione di origine comunale per il melone in asciutto di Lunamatrona è sempre più vicino. Un bollino che avrà come compito quello di certificare sul mercato il prodotto originale cresciuto in quasi totale assenza d'acqua nelle campagne della Marmilla. Ma anche aiutare la commercializzazione di un frutto che finora ha avuto qualche difficoltà ad affermarsi sul mercato per la concorrenza del melone irriguo, più conosciuto e con un prezzo inferiore.
Il Consiglio comunale di Lunamatrona ha approvato il regolamento tutto "fatto in casa" per l'istituzione del marchio "De.C.O.". Soddisfatto il sindaco Italo Carrucciu. «È un altro passo importante verso l'obiettivo finale, per noi il più importante, ovvero il marchio», ha esordito il primo cittadino. «Adesso ci concentreremo sul disciplinare del nostro melone in asciutto». L'assemblea civica di Lunamatrona lo approverà nei prossimi mesi. «Individueremo i requisiti minimi perché un melone coltivato in asciutto possa fregiarsi di questo bollino», ha proseguito il sindaco Carrucciu. «Ci sarà una commissione per la certificazione composta dall'assessore comunale all'Agricoltura, rappresentanti di maggioranza e minoranza ed alcuni esperti».
Nell'ultimo decennio Lunamatrona ha affidato anche al suo particolare melone il progetto di promozione turistica delle risorse locali. La sagra di settembre dedicata proprio a questo prodotto richiama visitatori da tutta la Sardegna, che ogni anno scoprono il centro storico, le chiese e le tradizioni del paese. Una coltura, quella del melone ottimo da gustare anche sulla tavola natalizia, incentivata anche dalla Provincia del Medio Campidano da diversi anni con contributi specifici. Un'iniziativa alla quale hanno sempre aderito con entusiasmo i produttori locali.
Oggi sono centotrenta gli ettari coltivati a melone in asciutto in tutta la Marmilla, trentacinque, ovvero il ventisette per cento solo a Lunamatrona. La sua resa è di quaranta quintali per ettaro contro i trecento del melone irriguo, che dunque domina ancora il mercato. «Ma il cliente deve capire la qualità superiore del nostro prodotto ed il marchio ci aiuterà in questo», ha concluso il primo cittadino.
Antonio Pintori