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Sardegna

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Vivere la campagna

Keller, il futuro è a un bivio

treno

Thursday, August 11, 2011 - L'UNIONE SARDA

VILLACIDRO. I sindacati organizzeranno un sit-in di protesta a Roma: bisogna sbloccare i fondi
Decisivo il vertice tra il ministero e l'azienda del 29 agosto

Keller a un bivio. Le segreterie provinciali della Fiom Cgil, Fsm Cisl, Uilm e la Rsu sono convinte che la vertenza dello stabilimento di Villacidro sia giunta ad un momento cruciale. «Riteniamo di fondamentale importanza l'incontro previsto a Roma nel Ministero dei Trasporti tra il ministro Matteoli, i dirigenti della Keller e di Trenitalia», afferma Gian Luigi Marchionni, segretario provinciale della Fiom. Secondo le organizzazioni sindacali quel giorno si deciderà una parte importante del futuro dei quattrocento posti di lavoro in un territorio come quello del Medio Campidano già fortemente penalizzato e compromesso dalla crisi e dalla progressiva deindustrializzazione.
IL SIT-IN Ecco perché i sindacati per il 29 agosto hanno deciso di organizzare un sit-in davanti alla sede ministeriale. «Riteniamo necessario che a quel tavolo debbano essere presenti i vertici delle istituzioni sarde, già convocati dal ministro, e davanti al Ministero una nutrita rappresentanza di lavoratori, di esponenti della Provincia e sindaci del territorio per sostenere una causa che dal nostro punto di vista merita giustizia».
LA BUROCRAZIA Sia le organizzazioni sindacali sia la direzione aziendale della Keller sono fortemente preoccupate per le lungaggini burocratiche e i nuovi ostacoli che, prolungando notevolmente i tempi, si frappongono alla piena realizzazione del piano di rilancio industriale. «Il piano industriale di Keller non può tecnicamente essere attivato per step, ma deve essere un tutt'uno. La delibera del Ministero dello Sviluppo Economico del 24 gennaio che approva il piano aziendale prevede infatti che lo stesso si attivi nel suo complesso, ovvero con riferimento alla parte economico-finanziaria del piano, che l'intervento di Unicredit da 15 milioni di euro assistito dalla garanzia dello Stato diventi operativo unitamente agli interventi richiesti al sistema bancario per complessivi ulteriori 15 milioni di euro tra finanza straordinaria e quota di anticipo contratti ad oggi in portafoglio della società», afferma il direttore generale dell'azienda Marco Serpi.
I FONDI Gli azionisti Busi Impianti Spa. e Ntr srl hanno già operato interventi in conto finanziamento Soci per importi superiori ai 3 milioni di euro previsti nel piano. Il direttore generale si appella nuovamente al senso di responsabilità di tutti gli interlocutori istituzionali per chiedere supporto perché la gestione dei tavoli tecnici, sia con il ceto bancario sia con Trenitalia, da cui dipende la sopravvivenza ed il futuro dell'azienda, «si svolga in modo attivo ed in tempi rapidi al fine di risolvere le problematiche che ancora impediscono la ripartenza del sito», conclude Marco Serpi.
Gian Paolo Pusceddu