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Sardegna

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Vivere la campagna

Bilancio 2010, occhio all’ambiente e al lavoro

euro

Sunday, February 14, 2010 - LA NUOVA SARDEGNA

La Provincia del Medio Campidano ha approvato il programma di spesa nel segno della continuità

VILLACIDRO. Un bilancio di previsione per il 2010 di 27 milioni e mezzo di lire. La Provincia del Medio Campidano ha approvato il documento contabile programmatico annuale, che porta a 155 milioni la somma complessiva gestita nei suoi primi cinque anni di vita.
E’ stata riconfermata di fatto la traccia degli impegni amministrativi intrapresi negli anni precedenti, laddove oltre a tenere conto di tutti i costi ordinari relativi al personale ed alle spese di gestione e funzionamento che permettono di dare stabilità alla operatività dell’ente, si tende a proseguire con la tenuta ed il mantenimento degli interventi “storicizzati”: promozione organica dei servizi sul territorio, sostegno alle attività produttive (settore agrario, rurale e artigianale) e ai Piani di sviluppo e valorizzazione delle bio-diversità (“Vivere la Campagna” e “Vivere la Montagna”), l’impegno nei confronti delle categorie più deboli (giovani, donne e persone con handicap) ed i compiti relativi alle politiche del lavoro, le iniziative comprese nel campo dei beni culturali, la Scuola, lo sport ed i servizi sociali. Adeguati fondi anche per il settore ambiente con ulteriori quote per la sistemazione dei canali e dei corsi d’acqua previsti nel piano idrogeologico del territorio.
Soddisfatto, e non poteva essere diversamente, l’assessore al Bilancio Fernando Cuccu: «Abbiamo rispettato nel 2009 tutti i criteri di osservanza previsti dal Patto di stabilità e lo stesso avverrà per l’anno 2010. Però occorre mettere in risalto l’atteggiamento quasi irresponsabile della Regione e dello Stato che scaricano sulle Province e sui Comuni il peso delle loro difficoltà». Che fare, quindi? «E’ sufficiente che Governo nazionale e Regione tolgano dal Patto il rispetto del limite delle spese in conto capitale per dare soluzione alle difficoltà che attanagliano gli enti locali in tutta l’Italia». Dice il presidente Fulvio Tocco: «Noi siamo la parte debole che subisce gli effetti negativi che discendono dai comportamenti negativi di Stato e Regione, verso i quali bisogna accentuare ulteriormente la nostra azione di protesta».
LUCIANO ONNIS