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Sardegna

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Vivere la campagna

Nuova strada per Montevecchio

Montevecchio

Friday, July 13, 2012 - L'UNIONE SARDA

ARBUS. Per completare il tracciato la Regione investe mezzo milione, la Provincia 200 mila euro
L'assessore Piano: conclusione dei lavori ostacolata dal patto di stabilità

Riaperta, sia al traffico leggero che a quello pesante, la Provinciale 68 Arbus-Montevecchio. E già questa è una buona notizia. Ma quel che sorprende positivamente i numerosi automobilisti diretti verso il mare della Costa Verde è percorrere finalmente il primo tragitto della viabilità turistica del Medio Campidano rimesso a nuovo da cima a fondo. Via le buche e i dislivelli, via i massi e il terriccio franoso dalla carreggiata. Il percorso si presenta con un nuovo manto d'asfalto, in alcuni tratti coperto da uno strato impermeabile per allontanare l'acqua piovana dal contatto con le ruote, con nuova segnaletica orizzontale e verticale, con strisce continue di margine delle carreggiata e di separazione delle due corsie di marcia. E poi la messa in sicurezza della parete rocciosa tramite la stesura di rete in aderenza.
Tutto questo dopo sette anni di polemiche in Consiglio provinciale; dopo ripetute interruzioni al traffico per i movimenti franosi; dopo avere speso 700 mila euro e sette mesi di chiusura per il cantiere aperto. «Era uno dei nostri impegni nella precedente legislatura», ricorda l'assessore provinciale ai Lavori pubblici, Gigi Piano. «I fondi, cinquecentomila euro della Regione e duecentomila della Provincia, erano in cassa da tempo. Le lungaggini? Tutta colpa del patto di stabilità. Altri progetti sono pronti. La speranza è che la Arbus-Montevecchio non resti l'eccezione, ma sia l'inizio di una viabilità sicura». Speranza condivisa in particolare dai residenti della frazione marina di Arbus che giornalmente devono fare i conti con la pericolosità della Guspini-Sant'Antonio di Santadi. «Da due anni», dice il vice sindaco, Gianni Lampis, «sollecitiamo gli interventi su questo percorso che crea disagi agli abitanti della borgata, già penalizzati dalla distanza dal paese, dove sono obbligati a recarsi per i servizi essenziali». E poi c'è l'estate, con l'arrivo dei turisti e dei pendolari della balneazione.
Santina Ravì