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Mentre nel mondo scatta l’allarme per la sopravvivenza delle api, a rischio per i danni provocati dalla degenerazione del clima, la Provincia del Medio Campidano ha avviato un intervento di natura eccezionale e temporanea per valorizzare il ruolo multifunzionale dell’apicoltura per la salvaguardia della biodiversità e degli ecosistemi naturali.
Attraverso il Progetto denominato “Piano straordinario per il mantenimento del patrimonio apistico provinciale” l’Amministrazione provinciale intende favorire, attraverso l’erogazione di contributi finanziari a fondo perduto, il sostegno degli apicoltori operanti nel territorio che intendano proporre interventi diretti a migliorare le condizioni di produzione del comparto. L’obiettivo è quello di frenare la diminuzione degli alveari allevati e il conseguente abbandono dell’attività.
Un provvedimento di natura eccezionale e temporanea, non previsto dall’attuale legislazione nazionale e regionale, diretto agli operatori che mantengono l’attività sul territorio, una sorta di premio di mantenimento per alveare denunciato presso la ASL. Così come sostenuto dal Presidente Fulvio Tocco, nei numerosi incontri a sostegno del comparto, “Ogni ape fa un dono alla natura e all’agricoltura”. Le api, infatti, con la loro azione pronuba contribuiscono all’80% delle impollinazioni che avvengono in natura e dalla cui attività dipende la sopravvivenza di gran parte delle essenze vegetali del pianeta.
Con questo intervento, correlato al progetto “Vivere la campagna” che favorisce la rotazione dei terreni coltivati, la Provincia agisce direttamente a tutela della conservazione dell’ambiente e dell’agricoltura, anche grazie a una pratica apicola sostenibile che consente l’impollinazione naturale di piante coltivate e selvatiche.
Il progetto a sostegno del comparto apistico ha riscosso il consenso degli apicoltori operanti nel territorio che per le “prima volta vedono premiata la valenza ambientale dell’attività apistica”.
La Provincia del Medio Campidano aderisce, insieme ai comuni di Guspini ed Arbus, all’”Associazione Nazionale delle Città del Miele”, Associazione che si attiva nella promozione di manifestazioni collettive, per favorire lo scambio di esperienze e la reciproca conoscenza tra ricercatori, studiosi, operatori, produttori e consumatori di miele.
L’Amministrazione provinciale sostiene la Sagra del Miele di Montevecchio all’interno delle giornate dell’AgriCultura della Provincia Verde, punta a promuovere e a tutelare e valorizzare il miele di qualità, inserendolo nel Paniere dei prodotti agroalimentari della Provincia Verde, incentivandone il consumo e migliorandone la qualità con il concorso regionale “ Mieli tipici della Sardegna” che si svolge ogni anno a Montevecchio in collaborazione con l’agenzia LAORE. Al concorso Grandi Mieli d'Italia - Premio Giulio Piana, organizzato dall'Osservatorio nazionale produzione e mercato miele, la Provincia del Medio Campidano ha ottenuto due importanti riconoscimenti “Due gocce d’oro 2008” per il miele di Eucalipto.
La Sardegna in generale è la regione italiana più prolifica nella produzione di miele di qualità superiore per via della ricchezza floreale mielifera, per il clima particolarmente mite, per l’assenza di fattori inquinanti e per un’antica tradizione nell’allevamento delle api, in particolare nel Medio Campidano. Il miele locale ha profumi, sapori e componenti nutritivi caratteristici, derivanti prevalentemente dalle specie floreali endemiche che crescono nelle diverse zone del territorio e favoriscono la presenza di una grande quantità di varietà: dal più comune millefiori, al miele di asfodelo, di cardo selvatico, di eucalipto, d’arancia e di corbezzolo, pregiato e caratteristico per il suo sapore moderatamente amarognolo e comunque molto apprezzato. È usato per la produzione di dolci (dal torrone alle pardulas) e diventa prezioso anche per le sue capacità lenitive e curative contro la tosse, per gli anemici e per le proprietà balsamiche.
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