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Sardegna

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Vivere la campagna

La civiltà nuragica: Su Nuraxi, Su Nuraxi’e cresia e Casa Zapata (Barumini)

Regia nuragica "Su Nuraxi"

Barumini è un piccolo paese della Sardegna centro meridionale che sorge tra le colline della Marmilla, vi sia arriva dalla S.S. 131 attraverso la S.S. 197.
La sua storia millenaria riveste oggi grande importanza, specie per le evidenze d’età nuragica, la più nota delle quali è indubbiamente la reggia de “Su Nuraxi”.
Il complesso de “Su Nuraxi” inserito in un paesaggio di colline dal profilo morbido chiamate in sardo "bruncus" è caratterizzato dalla presenza del tavolato basaltico della Giara di Gesturi, Setzu e Tuili. Il complesso archeologico, alla periferia ovest del centro abitato, ha suscitato da sempre grande interesse in studiosi ed appassionati. Gli scavi per portare alla luce il complesso iniziarono nella primavera del 1949 e continuarono sino al 1955. Sei anni di duro lavoro da parte di un équipe specializzata guidata dal Professor Lilliu e l’infaticabile lavoro degli operai hanno riportato alla luce questo affascinante e colossale monumento.
Il complesso archeologico è composto da una città sviluppatasi intorno ad una fortezza, tra il XIII e il VI sec. a.C. La reggia nuragica, realizzata in quattro fasi costruttive, presenta una torre centrale a tre piani, un bastione turrito quadrilobato, cortile, pozzo ed una spessa muraglia.
All'esterno della cinta muraria si estendeva un villaggio composto da una cinquantina di capanne. Tra le capanne rinvenute, le più significative sono quella riservata agli incontri del capo: più grande, dalla struttura articolata, e la capanna riservata alle assemblee degli abitanti. Altri ambienti sono stati riconosciuti come officine, cucine, centri di lavorazione.
Intorno al VI sec. a.C. la reggia subì delle distruzioni. La città venne occupata prima dai Cartaginesi e poi dai Romani, riporta tracce di frequentazione sino al III sec. d.C. Dal 1997, il sito è parte del patrimonio mondiale dell’UNESCO.
Nel contesto urbano, le prime tracce antropiche della Barumini nuragica si collocano intorno al 3500 a.C. Su un luogo alto, il colle in cui oggi sorgono la Parrocchiale e Casa Zapata, sorgeva un nuraghe complesso con intorno un villaggio di capanne. La storia de “Su Nuraxi e Crexia” e Casa Zapata è un grandioso esempio di sovrapposizioni: temporali, di architetture e materiali.
Stabilitasi in Sardegna, la famiglia nobile aragonese degli Zapata ricevette in concessione, nel 1541, la baronia di Las Plassas, Barumini e Villanovafranca e la amministrò sino alla soppressione del regime feudale. Gli Zapata edificarono la loro sede baronale su un colle, distante dal centro abitato ed in prossimità della chiesa principale seguendo il modello classicista imposto da Filippo II e ad imitazione del palazzo di famiglia, a Cagliari. A conclusione dei lavori di recupero del complesso “Su Nuraxi”, restò vivo il desiderio di poter custodire nel paese stesso i suoi tesori. Con gli anni sorse il dilemma di quale spazio a Barumini fosse potenzialmente adatto ad ospitare tutti i reperti rinvenuti.
Per stile e maestosità il segno architettonico di maggiore evidenza nel paese è indubbiamente Casa Zapata e per questo dai primi anni ‘90 venne intrapreso un progetto di recupero, ristrutturazione e risistemazione dell’area finalizzato alla musealizzazione. Durante i lavori emerse che, sotto le strutture del palazzo vi era un altro imponente complesso nuragico che è stato denominato, per via della presenza nelle vicinanze della Parrocchiale, “Nuraxi ‘e crexia”.
Nel corso degli anni si sono susseguite numerose campagne di scavo e si è portato avanti un progetto museale che ha salvaguardato le strutture preistoriche senza snaturare l’edilizia del palazzo e allo stesso tempo raggiungendo l’obiettivo della musealizzazione. Mirati ed intelligenti interventi di interior design hanno fatto si che, un sistema di passerelle sospese e di pavimenti trasparenti a collegamento delle diverse aree espositive garantissero anche una visione dall’alto del complesso nuragico. L’esposizione è articolata in sezioni. La sezione archeologica, è dedicata al “Nuraxi ‘e Cresia”, alla sua storia, ai reperti provenienti dagli scavi e a quelli provenienti dal sito “Su Nuraxi” ed alla civiltà nuragica in Sardegna.
Nella sezione storica, attraverso i documenti dell’archivio privato viene raccontata la storia della famiglia Zapata e dei suoi rapporti con Barumini. Infine, la sezione etnografica conserva utensili tradizionali della vita quotidiana e lavorativa, prodotti artigianalmente e con materiali poveri. Parte dello spazio espositivo è dedicato alle “launeddas”, tipico strumento musicale sardo.
A completamento dell’offerta culturale del paese nel 2008 nasce il Centro di Promozione Culturale G. Lilliu principalmente con la funzione di luogo d’accoglienza per il pubblico ma anche di studio e proposta di azioni di promozione del territorio.
Ospita esposizioni, convegni, eventi di spettacolo, didattica e approfondimenti. Sono in esposizione permanente le gigantografie sulla storia degli scavi de “Su Nuraxi” e l’esposizione “Artigianarte” dedicata all’artigianato artistico della Provincia del Medio Campidano.

Contatti di riferimento:

Zona Archeologica "Su Nuraxi":

  • Tel./Fax: +39 070 93 68 128
  • e-mail: fondazionebarumini@tiscali.it
  • web: www.comunebarumini.it

Polo Museale Casa Zapata:

  • Indirizzo: p.zza San Francesco, sn - 09021 Barumini (VS)
  • Tel./Fax: +39 070 93 68 476
  • e-mail: fodazionebarumini@tiscali.it
  • web: www.comunebarumini.it

Centro Culturale Giovanni Lilliu:

  • Cell.: +39 340 84 09 025 (Sig. Melis) - +39 339 13 36 394 (Sig. Pusceddu)
  • e-mail: sajaramanna@gmail.com
  • web: www.sajaramanna.it