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Sardegna

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Vivere la campagna

Il Museo del Risorgimento, la Casa delle Farfalle, la religiosità attraverso l’arte, l’architettura e le tradizioni (Sanluri, San gavino, Serramanna, Samassi)

Museo Dona Maxima a San Gavino

Percorrendo la SS 131 tra Cagliari e Oristano si incontra , all’altezza del km.44 la cittadina di Sanluri, prima tappa del nostro itinerario. L’area in cui sorge il paese riporta tracce antropiche sin dall’età preistorica, ma è nel medioevo, con le vicende giudicali che la storia del posto si lega a quella regionale, nazionale ed europea. Il Castello d’Arborea, icona del paese ospita oggi un importante Museo del Risorgimento.
Il castello Giudicale è l’unico ad oggi sopravvissuto degli 88 costruiti in Sardegna. Fu costruito intorno al XIII sec. dai Giudici d’Arborea con funzioni strategiche e difensive rispetto al Giudicato di Cagliari, subì l’influenza pisana e venne poi conquistato dagli aragonesi. Con la caduta del Giudicato di Arborea la fortezza si trasformò in borgo. Dal 1436 divenne sede feudale del visconte di Sanluri. Soppresso il regime feudale il castello subì un lungo periodo di degrado, sino a che, dopo numerosi restauri, il generale Nino Villa Santa, nel 1927 lo adibì a Museo del Risorgimento, destinato a tutti i sardi morti per la Patria.
Le collezioni del museo sono costituite da numerosi cimeli, tra cui, quelli risalenti alla I guerra mondiale ed alle guerre d’indipendenza donati dal Duca d’Aosta. Le sue sale ospitano arredi originali come lo studio del generale Villa Santa dove è conservato il suo epistolario, il salotto napoleonico che contiene sciabole, documenti e arredi appartenuti alla famiglia imperiale e la camera dei Doria, con un bellissimo letto settecentesco.
Nel salone delle milizie sono in mostra archibugi settecenteschi, cimeli garibaldini ed il Tricolore che, nel 1918, sventolò nella Trieste riconsegnata all'Italia.
Nel salone di giustizia sono raccolti numerosi ricordi delle guerre coloniali di Eritrea, di Libia e d'Etiopia, ma anche del periodo fascista e dell'ultima guerra mondiale. Infine il museo espone una collezione di ceroplastiche databili tra il XVI e il XIX secolo, di artisti italiani e stranieri.
Dal terrazzo si gode una vista che spazia sino al Castello di San Michele a Cagliari. Nei cortili si trovano esposti pezzi d'artiglieria, siluri e bombarde.
Visitato il castello, attraversando le stradine acciottolate del borgo medievale si arriva al convento dei Frati Cappuccini ed alla Chiesa di san Francesco. Collocati in cima ad un colle, offrono un fantastico belvedere. Il Convento Cappuccino ospita al suo interno il piccolo Museo Etnografico in cui sono custoditi una raccolta d’arte sacra, prodotti dell’artigianato locale, gli strumenti da lavoro utilizzati dai frati nel corso della vita del convento e diversi reperti archeologici. Ospita inoltre antichi strumenti dei laboratori di fisica, utensili delle vecchie farmacie, una collezione di macchine fotografiche d’epoca, orologi e modellini animati che ricostruiscono la vita nei campi.
Numerose chiese caratterizzano il paese di Sanluri, alcune dei veri e propri gioielli architettonici, come quelle di San Lorenzo e San Pietro Apostolo, dall’impianto basilicale che custodiva al suo interno la notevole opera pittorica cinquecentesca del Retablo di S. Eligio, oggi ospitata presso la Pinacoteca Nazionale di Cagliari. Infine, la Parrocchiale di Nostra Signora delle Grazie del XVI sec, originariamente in stile gotico catalano è particolarmente significativa per i suoi arredi interni, tra cui, il Retablo di Sant’Anna del 1576, attribuito ad Antioco Mainas, il crocifisso di scuola catalana e le statue lignee in Estofado de Oro.
La seconda parte dell’itinerario è dedicata all’ambito naturalistico e antropologico.
Si propone un viaggio nell’universo di esseri viventi molto affascinanti: le farfalle. A pochi km dal centro abitato di San Gavino Monreale, nel bel mezzo di un uliveto secolare, si trova infatti la Casa delle Farfalle, una serra adibita a riprodurre l’ambiente tropicale in cui vivono ben 65 specie diverse. Tra bruchi, crisalidi e coloratissimi esemplari è possibile seguire tutte le fasi evolutive della loro vita.
Ritornando nell’ambito umanistico, seguendo un filone artistico religioso, antropologico e storico-architettonico ci si sposta a Serramanna e Samassi.
Di un certo interesse è la Parrocchiale di Serramanna intitolata a San Leonardo, risalente al XV secolo. Edificata in stile gotico, oggi presenta una fusione di forme gotico - catalane, aragonesi e rinascimentali. Al suo interno è notevole la cappella secentesca di Santa Maria, ornata da un arco trionfale e colonnine in stile romanico rette da leoni.
Sempre a Serramanna il Museo delle Tradizoni Religiose Serramannesi ospita una raccolta di antichi arredi sacri preziosi. Opere di particolare interesse sono due statue in legno policromate dell’inizio del ‘600 raffiguranti l’Angelo Custode e S. Carlo Borromeo, una croce del XVI secolo di Antonio Giovanni Pixoni ed un calice dorato in stile rinascimentale.
Da un punto di vista storico-architettonico è rilevante anche la chiesetta medievale di San Geminiano, a Samassi poichè edificata su una tomba a camera di età bizantina. Fu costruita intorno al X secolo in stile romanico e ricostruita successivamente nel XIII secolo in vulcanite. All’interno della chiesa è custodito il mausoleo in marmo di Emanuele Castelvì, realizzato nel 1586 dallo scultore di Lugano, Scipione Aprile, attivo in quel periodo nell’isola.
A conclusione dell’itinerario si suggeriscono due tappe integrative visitabili su richiesta. Nel centro abitato di San Gavino Monreale si trova la chiesa di San Gavino costruita nel XIV secolo da maestranze pisane. All’interno dell’edificio, nei peducci dell’abside si possono notare quattro figure scolpite: i sovrani della casata arborense tra cui Eleonora d’Arborea.
Sempre a San Gavino, il Museo Dona Maxima inaugurato nel 1994 è ospitato in una casa cinquecentesca intitolata all’ultima erede della ricca famiglia Orrù. Nasce come museo del territorio. Attraverso le sue sale è possibile ricostruire l’identità del paese di San Gavino seguendone diversi filoni tematici dai ritrovamenti archeologici della zona ai mestieri tradizionali, la trasformazione industriale in seguito alla nascita della fonderia.

Contatti di riferimento:

Comune di Sanluri:

  • Indirizzo: via Carlo Felice, 201 - 09025 Sanluri (VS)
  • Tel./Fax: +39 070 93 83 1 - +39 070 93 83 226
  • Cell.: +39 328 64 42 424
  • e-mail: sociale.pittau@comune.sanluri.vs.it

Museo del Risorgimento:

  • Indirizzo: via Gen. Nino Villasanta, 1 - 09025 Sanluri (VS)
  • Tel./Fax: +39 070 93 07 105 - +39 070 93 07 184
  • e-mail: a.villasanta@tiscali.it

Museo Etnografico Cappucino:

  • Tel.: +39 070 93 07 107
  • Fax: +39 070 93 08 480

Parroco di Sanluri:

  • Tel./Fax: +39 070 93 70 270 - +39 070 93 07 815

Comune di San Gavino Monreale:

  • Indirizzo: via Trento, 2 - 09037 San Gavino M.le (VS)
  • Tel./Fax: +39 070 93 74 91
  • e-mail: personalesangavino@tiscali.it

Casa delle Farfalle:

  • Cell.: +39 349 35 79 791
  • e-mail: elenamarras@tiscali.it

Museo Dona Maxima:

  • Indirizzo: via Amsicora, 21 - 09037 San Gavino M.le (VS)
  • Tel./Fax: +39 070 93 38 376
  • Cell.: +39 349 77 43 861

Parroco di San Gavino Monreale:

  • Tel.: +39 070 935 36 975

Parroco di Serramanna:

  • Tel./Fax: +39 070 91 30 248 - +39 070 91 31 282

Museo delle Tradizioni religiose Serrammanesi:

  • Tel./Fax: +39 070 91 30 248 - +39 070 91 31 282

Comune di Samassi:

  • Indirizzo: via Municipio, 1 - 09038 Serramanna (VS)
  • Tel./Fax: +39 070 93 81 219 - +39 070 93 89 362
  • e-mail: uff.segreteria@comune.samassi.ca.it

Parroco di Samassi:

  • Tel./Fax: +39 070 93 88 017