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Sardegna

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Vivere la campagna

“Genna Maria” e “Sa Corona Arrubia” (Villanovaforru, Lunamatrona)

Museo del territorio Sa Corona Arrubia

L’excursus, ambientato in Marmilla, si incentra in particolare sui paesi di Villanovaforru e Lunamatrona. Facilmente raggiungibili dalla S.S. 131 attraverso la S.P 52 i due centri ospitano tre delle principali realtà culturali del territorio provinciale e regionale: il Comune di Villanovaforru il Complesso di “Genna Maria” e l’omonimo Civico Museo Archeologico; il Comune di Lunamatrona il Museo del Territorio “Sa Corona Arrubia”.

Il Complesso Nuragico di “Genna Maria” sorge all’interno di un parco alberato, ubicato sulla sommità di una collina a circa 1 km dal paese di Villanovaforru. In posizione dominante, con un campo visivo che spazia dal Golfo di Cagliari a quello di Oristano, si può raggiungere a piedi tramite sentieri sterrati e in parte lastricati. Il complesso è caratterizzato da un nuraghe complesso trilobato circondato da un antemurale turrito, costruiti e utilizzati con una funzione di controllo del territorio fra il Bronzo Medio ed il Bronzo Finale (XV-XI sec. a.C.). In seguito ad un episodio di distruzione avvenuto intorno al X sec. a. C. che ridusse il bastione e l’antemurale, la collina venne rioccupata nel X-IX sec. a.C. da un insediamento di capanne. Gli scavi di queste capanne hanno documentato un violento incendio e la distruzione dell’abitato intorno alla fine del IX sec. a.C.. Tale evento ha causato la sepoltura e sigillatura dei reperti di cultura materiale delle abitazioni, reperti che, grazie allo scavo scientifico rappresentano una straordinaria occasione di studio per conoscere la vita quotidiana di una popolazione nuragica dell’Età del Ferro.
Il Museo Archeologico di “Genna Maria” ubicato in un’elegante palazzina ottocentesca espone i reperti rinvenuti nell’omonimo complesso nuragico. Le vetrine presentano un vasto repertorio di vasi, strumenti litici e metallici riferibili alle attività legate alla sussistenza della comunità stanziata sulla collina. L’allestimento documenta il fermento delle attività quotidiane legate all’agricoltura e all’allevamento nonché alla caccia. Al piano superiore sono esposti i reperti provenienti dai siti del territorio della Marmilla compresi in un arco di tempo che va dal Neolitico all’età Bizantina. La struttura museale si completa con ulteriori spazi, parte integrante dell’offerta culturale. Nella sala per le mostre temporanee, contigua al museo, dal 1987 vengono allestite mostre personali e collettive di artisti e artigiani isolani, e non. I laboratori tecnici, distaccati dal museo e ubicati all’ingresso dell’abitato, rivestono grande importanza in tutto il territorio circostante per il restauro, lo studio e la documentazione scientifica dei ritrovamenti archeologici. In essi, l’organizzazione degli spazi interni è stata concepita per accogliere comitive studentesche che intendano approfondire la conoscenza delle attività collegate e conseguenti allo scavo archeologico. Nella sala multimediale un breve filmato illustra le modalità e le tecniche di restauro dei reperti di scavo. La visita prosegue poi nei diversi laboratori (grafico, di restauro e osteologico) con l’illustrazione delle attrezzature e delle metodiche di analisi legate a tali complesse operazioni. Negli stessi spazi si svolgono i laboratori didattici che favoriscono un approccio attivo e creativo all’apprendimento.
Nella sala per le mostre temporanee, contigua al museo, dal 1987 vengono allestite mostre personali e collettive di artisti e artigiani isolani e non. Negli stessi spazi si svolgono i laboratori didattici che favoriscono un approccio attivo e creativo all’apprendimento.

Nell’anfiteatro naturale di basalto rosso chiamato “Corona Arrubia” nasceva una ventina d’anni fa un complesso museale dedicato alla Marmilla con un progetto lungimirante che, partendo da un Consorzio Turistico locale, è divenuto nel tempo volano di sviluppo per l’economia turistica dell’intera zona.
La vocazione naturalistica e territoriale della struttura identifica il museo come il principale del suo genere in Sardegna. I primi nuclei espositivi permanenti, la sezione Faunistica, caratterizzata da scenografici diorami, quella Botanica con la micoteca, la xiloteca, un erbario e le sale con la sistematica dei vegetali parlano degli ecosistemi naturali, della flora e della fauna della Marmilla.
Negli anni sono state inaugurate altre sezioni permanenti. Quella Antropica dedicata all’evoluzione dell’uomo ed all’antropizzazione del territorio ed il Parco Geobotanico, un moderno orto botanico che con i suoi 61 ettari d’estensione incornicia il polo museale. Qui le specie endemiche e quelle in via d’estinzione vengono rappresentate in migliaia d’esemplari geneticamente certificati. Ancora la sezione dedicata all’archeologia ed alle applicazioni della biologia molecolare a questa disciplina; una sezione antropologica legata alla società contadina della prima metà del ‘900 ed ai giochi antichi tradizionali.
In questo già vasto e variegato panorama di offerta culturale, negli anni hanno avuto particolare rilevanza anche le mostre temporanee ed i laboratori didattici.
In un’ottica di rinnovamento e diversificazione la nuova politica del museo, propone una maggiore caratterizzazione scientifico-naturalistica della struttura, attraverso l’implemento e lo sviluppo di sezioni-laboratorio dedicate alla chimica, alla biologia ed alla fisica. In aggiunta, è stata inaugurata lo scorso novembre la nuova offerta di attività didattiche complementari ed integrative alla visita: tutto un ventaglio di proposte di laboratori didattici, giochi e attività, che spaziano dall’ambito scientifico-naturalistico a quello umanistico – antropologico.
In tutta l’area del Consorzio sono state rilevate importantissime testimonianze archeologiche, alcune fruibili, altre ancora da riportare alla luce e studiare. Per dare la giusta rilevanza ad un contesto naturalistico ambientale e paesaggistico davvero unico e suggestivo come la Corona Rossa (in sardo Corona Arrubia), sin dalla nascita del polo culturale è stata inaugurata la seggiovia, unica in Sardegna, che consente di assaporare anche dal vivo quanto esposto nelle collezioni.

L’itinerario suggerisce una serie di tappe integrative a carattere demoetnoantropologico ed artistico religioso. Nel comune di Lunamatrona delle tre chiese la più rappresentativa è la Parrocchiale di San Giovanni Battista. La struttura attuale risalente al XVI, si imposta su una precedente chiesa benedettina del XI sec. Da un punto di vista storico artistico la chiesa si distingue per un altare ligneo del ‘600, una statua settecentesca di San Francesco ma soprattutto per il Retablo di S. Maria, imponente lavoro a tempera su tavola di scuola stampacina attribuito ad Antioco Mainas. Il Museo DEA Luna, ospitato nella sede dell’ex municipio, racconta il XX: il passaggio dal mondo agropastorale alla modernità e le trasformazioni avvenute nella società degli anni sessanta nella Sardegna meridionale. Le sale ospitano varie ricostruzioni tra cui laboratori artigiani come quello del calzolaio e la maglieria; la sala cinema; i mezzi di trasporto. A Pauli Arbarei il Museo della Donna, fruibile su richiesta, presenta un percorso immateriale fatto di immagini, suoni e video dedicato alle figure femminili della mitologia sarda.

Arrivo a Villanovaforru h. 10.00 am;
Parco Archeologico Genna Maria e Museo Archeologico Genna Maria, laboratorio didattico, pranzo;
Visita al Museo del Territorio “Sa Corona Arrubia”;
Fine visita h. 16.00.

Contatti di riferimento:

Complesso Nuragico Genna Maria:

  • Riferimento: Soc. Coop. Turismo in Marmilla
  • Tel.: +39 070 93 00 232 - +39 070 93 00 050
  • e-mail: turismoinmarmilla@gmail.com

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  • Riferimento 1: Museo Archeologico Genna Maria
  • Indirizzo: P.zza Costituzione, 4 - 09020 Villanovaforru (VS)
  • Tel./Fax: +39 070 93 00 050 - +39 070 93 45 12 50
  • e-mail: museogennamaria@tiscali.it
  • Riferimento 2: Soc. Coop. "Il Lichene Rosso"
  • Tel./Fax: +39 070 93 41 009
  • e-mail: illichenerosso@tiscali.it

Museo del Territorio "Sa Corona Arrubia":

  • Indirizzo: S.P. Collinas - Lunamatrona
  • Tel./Fax: +39 070 93 41 009 - +39 070 93 41 135
  • e-mail: museoterritoriale@tiscali.it
  • web: www.sacoronaspa.it

Parroco Lunamatrona:

  • Tel./Fax: +39 070 93 90 32

Museo DEA Luna:

  • Indirizzo: P.zza Regina Elena, 2 - 09022 Lunamatrona (VS)
  • Tel./Fax: +39 070 93 90 26 - +39 070 93 96 78

Museo della Donna:

  • Riferimento: Soc. Coop. "Il Lichene Rosso"
  • Tel./Fax: +39 070 93 40 009
  • e-mail: illichenerosso@tiscali.it