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Sardegna

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Vivere la campagna

Alla scoperta di Sardara (Sardara)

Museo archeologico di Sardara

A pochi km dall’asse stradale della 131, al km. 54, si trova il centro abitato di Sardara, situato nel cuore del Campidano tra il massiccio del Linas ed il Monte Arci. Grazie alla sua posizione strategica il centro vanta una storia ricchissima, per questo l’itinerario proposto è prevalentemente a carattere storico e archeologico.

Sull’origine del nome Sardara vi sono più scuole di pensiero. Secondo alcuni si lega alla leggenda dell’omonima regina; secondo altri, deriva dal termine fenicio Sarad, rosso, in riferimento al caratteristico rosso della terra ferrosa delle campagne.
La zona di Sardara è stata oggetto di frequentazioni antropiche sin dalla preistoria. Oltre alle testimonianze paleolitiche, di notevole importanza sono le tracce di frequentazione dell’età neolitica. Ben trenta nuraghi sono concentrati nel territorio del paese e l’abitato stesso sorge su un santuario di età nuragica: Santa Anastasia. Più siti sono stati oggetto di rivisitazioni, prima fenicio puniche, poi romane e medievali. Proprio i trascorsi di età romana e medievale hanno reso Sardara un centro molto conosciuto in Sardegna. Oggi la notorietà del paese è indiscutibilmente legata anche allo sviluppo turistico del centro termale, uno dei maggiori in Sardegna.

Nel cuore del centro abitato, il complesso archeologico di Santa Anastasia e l’omonima chiesetta bizantina sono uno dei pochi esempi nell’isola di parco archeologico urbano. L’area nasce, con i suoi quattro pozzi votivi, come santuario nuragico dedicato al culto delle acque. Il pozzo principale è collocato al centro del complesso, risale al 1200 ed è costruito in basalto e calcare. Su quest’area sorge anche la chiesetta bizantina di Sant’Anastasia, testimonianza importante della sovrapposizione dei culti religiosi nelle epoche storiche. Al suo interno ritroviamo uno dei pozzi nuragici sacri, un fonte battesimale del ‘500 ed un cristo ligneo del ‘600.
Sempre nel centro del paese, nei locali dell’ex municipio è ospitato il Museo Archeologico Villa Abbas. Inaugurato nel 1997, presenta un percorso espositivo coinvolgente e caratteristico che va dall’età nuragica a quella basso medievale. L’allestimento è incentrato prevalentemente sui ritrovamenti pervenuti dal territorio circostante e punta ad evidenziare aspetti diversi della vita quotidiana. Al piano terra sono illustrate le tecniche di lavorazione della pietra e della ceramica e degli approfondimenti inerenti l’area archeologica di Santa Anastasia. Particolarmente interessanti sono le ricostruzioni degli scavi di sepolture romane provenienti dalla necropoli Terr’e Cresia. Al primo piano invece un’intera sezione è dedicata al Castello di Monreale.
Tra le attività di supporto promosse dal museo ha un ruolo importante il laboratorio di ceramica incentrato sull’archeologia sperimentale e sulle tecniche di produzione della ceramica.

Il Castello di Monreale fu una delle roccaforti più importanti del Giudicato d’Arborea. Ubicato su un colle, fu costruito agli inizi del XIV sec., con annesso borgo fortificato su un precedente insediamento nuragico e successive rivisitazioni. Funse da sede per i regnanti d’Arborea, da deposito per le derrate alimentari, da base militare e strategica. Data la sua imponenza risulta essere unico nel suo genere in Sardegna, poiché è il solo ad avere otto torri e buona parte della cinta muraria intatta. Al momento il sito non è fruibile. Alle pendici del colle su cui sorge il castello, a circa 2 km dal centro abitato di Sardara, lungo il tracciato della strada romana Calaris – Turris si trova la chiesetta campestre di Santa Mariaquas, oggi santuario diocesano. In prossimità della chiesa vi sono le sorgenti termali delle Acquae Napilitanae, note già in età fenicio-punica, ma pienamente sfruttate solo a partire dall’età Romana. Oggi buona parte delle antiche terme sono state inglobate negli edifici del moderno impianto termale.

Arrivo a Sardara h. 10.00 am;
Visita del Complesso Archeologico Santa Anastasia e del Museo Archeologico (percorso semplificato);
Pranzo/merenda alle terme;
laboratorio didattico della ceramica e archeologia sperimentale;
Fine visita h. 16.00.

Contatti di riferimento:

Comune di Sardara:

  • Indirizzo: P.zza Gramsci, 1 - 09030 Sardara (VS)
  • Tel./Fax: +39 070 93 45 01 - +39 070 93 86 111
  • e-mail: sefrecomsardara@tiscali.it
  • www.sardara.vs.it

Museo Villa Abbas e Parco Archeologico Santa Anastasia:

  • Indirizzo: P.zza Lbertà - 09030 Sardara (VS)
  • Tel./Fax: +39 070 93 86 183 - +39 070 93 87 304
  • e-mail: coopvillaabbas@tiscali.it
  • web: coopvillabbas.sardegna.it

Parroco Sardara:

  • Tel./Fax: +39 070 93 87 048 - +39 070 93 86 303