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Sardegna

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Vivere la campagna

I coltellinai del Medio Campidano parte I

copertina
2007 -

 

Giampaolo Cancedda - "Furitto"
Giampaolo Cancedda, 57 anni, fa parte della Corporazione Italiana Coltellinai, della quale ha raggiunto il grado più elevato con il titolo di Maestro coltellinaio.
I suoi modelli sono la guspinesa classica e a punta mozza. Spesso realizza i suoi coltelli in acciaio damasco, che produce personalmente, mentre per i collarini fa ricorso anche a metalli pregiati come l’argento e il titanio, lavorati artisticamente.
La sua caratteristica più originale è l’incisione delle lame con un lavoro minuzioso che crea l’effetto di un’esplosione geometrica di particolare suggestione.

Antonio Cau - "Coltelleria Maistus"
Antonio Cau ha 25 anni, ma ne aveva soltanto 15 quando ha iniziato a produrre coltelli, per passione, e a partecipare alle mostre più importanti del settore, acquisendo conoscenze che gli hanno permesso, con gli anni, di affinare le diverse tecniche. Ama le linee classiche e pulite, senza lavorazioni sulle lame. Produce soprattutto i coltelli tipici sardi quali la pattadese, i due modelli della guspinese a punta mozza e classica, e l’arburese. Per la preparazione del manico ricorre al corno e alla radica; per i collarini a ottone, alpaca e argento.

Tito Floris - "Il Folletto"
Tito Floris, 28 anni, si è avvicinato giovanissimo al mondo dei coltelli. Ha realizzato i primi coltelli acquisendo nozioni e segreti dagli anziani coltellinai guspinesi. Col tempo, ha affinato una propria linea, accentuando e personalizzando le forme tradizionali come la pattadese, la guspinese e l’arburese. Particolarissimi i suoi coltelli mignon, che possono essere indossati con una catenina o usati come utili portachiavi, ideali come souvenir.

Piergiorgio Malacri - "Tre lame"
Figlio d’arte, Piergiorgio Malacri, 38 anni, ha proseguito la tradizione del padre Emilio di forgiar lame e ha coltivato la passione per i coltelli che ha avuto sin da bambino. È rimasto fedele alla tradizione locale. Realizza tre tipologie di lame, da cui deriva il suo marchio: il coltello tipico guspinese a punta mozza, un coltello con lama più affusolata detto a foglia di grano e un coltello con lama leggermente panciuta, simile alla classica guspinese detto a foglia di mirto. I suoi coltelli sono in corno di montone nel manico, l’anello è generalmente in ottone e le lame in acciaio di carbonio. Produce soprattutto coltelli per uso quotidiano.

Giampaolo Onnis - "Il Corsaro"
Giampaolo Onnis, 26 anni, ha trasformato la sua passione di hobbista, che coltivava da anni, in un mestiere. Realizza modelli di coltello a foggia antica, che si caratterizzano per avere, all’estremità del manico, quasi sempre in corno di montone e bufalo oppure in legno di ulivo, delle sculture finemente lavorate, ispirate al mondo faunistico. Il collarino applicato è in acciaio con borchie in ottone e alpaca. Tra i suoi modelli, un originale lama senza punta, un vero e proprio rasolino personalizzato

continua...