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sabato 13 febbraio 2010 - COMUNICATO STAMPA
La riunione del Consiglio di Città del Bio che si è riunito nei giorni 12 e 13 febbraio nella Provincia del Medio Campidano, ha deciso di adottare il progetto della Provincia del Medio Campidano “Vivere la Campagna” come progetto strategico da proporre a tutti i territori associati.
Di fronte alla crisi economica che attanaglia il pianeta e che distrugge ricchezza e certezze, occorre rimettere al centro dell’attenzione e dell’impegno l’agricoltura: la Terra è il datore di lavoro più importante e l’agricoltura può ritornare a offrire occasioni di lavoro, a condizione che recuperi il suo ruolo di relazione con il territorio e strumento per la sua salvaguardia.
Nell’occidente sviluppato, però, l’agricoltura non è più il settore “primario”, ha perso il suo ruolo di governo delle risorse e dell’ambiente più prossimo a noi. Ancor peggio, la produzione, la trasformazione e la distribuzione del cibo sono tra le cause principali della situazione critica del nostro pianeta. L’azione dell’uomo, è indubbio, produce l’avvelenamento della terra proprio nei suoi elementi principali come l’acqua, l’aria, il suolo, provocando esiti imprevedibili e non controllabili dall’uomo stesso, nonostante la scienza e la tecnologia di cui dispone. Si consuma e si spreca molto, la filiera distributiva agroalimentare è improntata a una logica che penalizza agricoltori e consumatori.
Il nostro pianeta oggi ci evidenzia l’impossibilità di uno sviluppo illimitato e ci pone l’urgenza di modificare il nostro stile di vita e i nostri modi di consumo. La sostenibilità è una scelta indispensabile per consentire alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni, senza compromettere la possibilità delle generazioni future di poter continuare a farlo.
Dalla crisi non si può uscire semplicemente immaginando che la ripresa dei consumi faccia da volano a un nuovo ciclo di sviluppo economico. E’ sempre più evidente che le economie occidentali hanno presentato, a fianco di un continuo aumento dei consumi, un’altrettanto evidente riduzione del benessere sociale, attestata da numerosi indicatori. Quello che conta è proprio il benessere sociale, il miglioramento della qualità della vita, non la quantità dei consumi.
Occorre promuovere un’economia sostenibile, che si sviluppi a partire dall’agricoltura, che, assieme ai settori produttivi impegnati nelle produzioni naturali ed ecocompatibili, al settore delle energie rinnovabili, rappresenta un riferimento concreto e positivo per costruire la nuova “economia della natura”.
Per questo assume rilevanza strategica il progetto sviluppato dalla Provincia del Medio Campidano “Vivere la Campagna”, che rimette al centro gli agricoltori, o meglio gli “agritutori”, reinventando un ruolo per l’Ente Locale e puntando a valorizzare le risorse endogene del territorio, a ricostruire le filiere locali per garantire la produzione di cibi di qualità e la conservazione dell’ambiente.
L’Ente Locale, di fronte al mutato contesto socioeconomico, deve ripensare il proprio ruolo e superare una gestione imperniata esclusivamente sulle procedure burocratiche, per non contravvenire ai suoi stessi scopi. In questa direzione si muove la proposta ed il progetto “Vivere la Campagna”, che già ha potuto sperimentare nel corso di tre annate agrarie l’efficacia e i risultati di una proposta che coinvolge gli agricoltori e fornisce risposte certe in tempi determinati.
Per questi motivi il progetto “Vivere la Campagna” è stato assunto da Città del Bio come programma di lavoro strategico da proporre a tutti i territori associati e verrà presentato all’incontro con le Città tedesche della Regione di Norimberga il prossimo 18 febbraio.
Al Presidente Fulvio Tocco l’Associazione Città del Bio ha attribuito un importante riconoscimento per la qualità del progetto “Vivere la Campagna” e per l’opera di salvaguardia della Biodiversità nella Provincia del Medio Campidano.
