Logo della Provincia del Medio Campidano

Sardegna

Salta la barra di navigazione e vai ai contenuti

Vivere la campagna

Risultati del Censimento del Cervo Sardo

esemplare di cervo sardo

venerdì 29 gennaio 2010 - COMUNICATO STAMPA

In riferimento all’oggetto, si riporta in sintesi il risultato dei Censimenti effettuati dall’ISPRA nell’aprile e nel settembre del 2009, nell’Oasi di Costa Verde mediante la termografia a raggi infrarossi.
I dati sono quelli dedotti dal rapporto elaborato da Barbara Franzetti e Francesco Riga

SINTESI RAPPORTO
Proseguendo la linea di sperimentazione iniziata nel 2006, anche nel 2009 il censimento della popolazione di Cervo sardo è stato svolto dallo scrivente Istituto mediante termografia ad infrarossi e distance sampling.
Il termine “distance sampling” è comunemente usato per indicare un insieme di tecniche di campionamento (line transect, point transect, trapping web, cue counts...), affini tra loro per tipologia di dati raccolti (distanza degli oggetti da un punto noto) e modalità di analisi dei risultati, ampiamente utilizzate per stimare la densità e/o la consistenza di popolazioni biologiche appartenenti ai più svariati taxa. Il distance sampling rappresenta un’estensione del plot sampling, in cui non tutti gli animali presenti nell’area coperta dal campionamento sono contattati.
In questi ultimi anni, il monitoraggio della fauna selvatica mediante distance sampling sta incontrando il favore crescente di molti esperti che lavorano sia nell’ambito della ricerca sia della gestione (come testimoniato da una sempre più ricca bibliografia tecnico-scientifica sull’argomento Diversamente, l’utilizzo di termocamere ad infrarossi per il rilevamento degli animali rappresenta ancora un’innovazione nel campo della ricerca applicata, pur essendo oggetto di crescente interesse da parte dei ricercatori e di sperimentazione su diverse specie.
Come metodologia standard per la sperimentazione dei campionamento notturni è stata utilizzato il line transect (conte su transetti percorsi a piedi) poiché permette di coprire superfici ampie in modo rapido, limitando tempi e costi di applicazione, e di modellizzare più correttamente i dati raccolti così da ottenere stime più robuste e affidabili.
Nel corso della sperimentazione sono state utilizzati due modelli di termocamera portatile ad infrarossi: ThermaCAM™ PM545 e ThermaCAM™ B640, prodotte dalla FLIR Systems.
Le attività relative alla realizzazione del campionamento notturno si sono svolte nei periodi compresi tra il 2 e l’8 marzo e tra il 28 agosto ed il 4 settembre del 2009. In particolare, l’area entro la quale sono stati individuati i transetti di campionamento è stata la stessa interessata dai campionamenti al bramito ed individuata dalle postazioni di ascolto localizzate anche all’esterno dell’Oasi. Pertanto, il campionamento mediante distance sampling e termocamera a infrarossi ha coperto una superficie che può considerarsi ragionevolmente rappresentativa di quello che potrebbe essere definito come “l’areale storico” di bramito della Costa Verde, comprendente l’Oasi e l’area a nord-est di questa, delimitata dalla SP 65 fino alla località di Gutturu ‘e Flumini e, quindi, dalla strada di costa fino a Portu Maga. Quest’area comprende una fascia di ampiezza pari ad un chilometro, che si estende lungo il confine dell’Oasi, considerata zona di rispetto, e una parte di una zona per l’esercizio della caccia autogestita (consultare il documento allegato per la visualizzazione dell'area)

RISULTATI:
Le consistenze stimate di cervi riferite all’area campionata sono risultate essere:

  • aprile 2.116 (+ o - 16%)
  • settembre 2.773 (+ o - 15%)

Il numero dei cervi presenti è confrontabile con quello ottenuto nei precedenti campionamenti ed evidenzia una tendenza positiva, anche se si osservano valori più bassi nella sessione di aprile. E’ probabile che, in questa stagione, la maggiore disponibilità di aree di pascolo possa aver favorito una ridistribuzione degli animali su un territorio più vasto, abbassando i valori di densità media. La distribuzione delle osservazioni è risultata significativamente aggregata e spazialmente distinta nelle due stagioni. Gli animali mostrano una distribuzione più uniforme durante i bramiti (la distanza media tra le osservazioni risulta infatti minore) mentre sembrano aggregarsi in zone disgiunte durante l’inverno
Allo stato attuale il Cervo sardo è classificato come “Endangered” nella Lista Rossa dell’IUCN, e come specie particolarmente protetta sia nella Legge Nazionale 157/92 (art. 2, comma 1), sia nella Legge Regionale 23/98, (art. 5, comma 3). Di conseguenza, l’attuale quadro normativo prevede, al fine di prevenire danni gravi alle coltivazioni agricole, la possibilità di deroga ai divieti di cattura o abbattimento dietro autorizzazione del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, sentito l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, a condizione che non esistano altre soluzioni praticabili e che la deroga non pregiudichi il mantenimento, in uno stato di conservazione soddisfacente, delle popolazioni di Cervo sardo (L. 157/92, art. 19, c. 2; D.P.R. 357/97, art. 11, c. 1). Inoltre, l’eventuale deroga deve essere realizzata con tecniche selettive ed in grado di minimizzare l’impatto negativo sulle altre componenti della biocenosi.
“Come appare evidente – ha affermato l’Ass. all’Ambiente Giuseppe De Fanti - il percorso potrà essere attuato solo in tempi medio lunghi, in quanto richiede la revisione degli elenchi di convenzioni e direttivi internazionali a seguito di specifiche richieste del Governo italiano. Sarebbe, inoltre, necessaria una modifica della vigente normativa regionale che vieta l’uso della carabina per l’attività venatoria.