Salta la barra di navigazione e vai ai contenuti
Vivere la campagna
Agricoltura
Ambiente
Bilanci e rendiconti
Consigliera di Parità
Cultura
Formazione Professionale
Immigrazione/Emigrazione
Innovazione Tecnologica
Lavori pubblici e Viabilità
Lavoro
Personale
Pianificazione Territoriale
Politiche giovanili
Politiche Sociali
Protezione civile
Pubblica Istruzione
Sport
SUAP
Trasporti
Turismo
URP
giovedì 22 maggio 2008 - LA NUOVA SARDEGNA
Siddi.
Federica Madeddu di Cagliari, Marco Dettori di Sassari e Roberta e Valentina Floris dell’Itas di Cagliari gli inventori delle migliori forme di pane tradizionale
Federica Madeddu, classe prima della scuola elementare Castiglione di Cagliari, Marco Dettori di Sassari per le scuole medie e all’accoppiata Roberta e Valentina Floris dell’Istituto tecnico di Cagliari sono stati premiati con le riproduzioni in argento di una antica, impastatrice, premio in palio per la terza edizione del premio “Le mani in pasta” dal tema “Bello come il pane”. Per gli studenti è stato un vero e proprio tuffo in quelli che sono i segni del come eravamo, anche e soprattutto perché la Casa Museo Steri rappresenta a tutti gli effetti uno spaccato d’antropologia culturale riferita all’agricoltura e alla trasformazione dei suoi prodotti.
Le finalità dell’iniziativa, portata avanti grazie alla collaborazione dei dirigenti scolastici, dei docenti, e degli alunni delle scuole di ogni ordine e grado della regione (quindici quelle coinvolte per un totale di oltre trecento alunni) erano infatti quelle di favorire la conoscenza e la valorizzazione dei prodotti locali. Con l’obbiettivo di educare gli studenti all’apprendimento del valore dei prodotti tipici e dare un contributo alla diffusione della cultura gastronomica e all’apprendimento delle antiche tecniche di lavorazione. «Per rivitalizzare e promuovere il recupero tradizionale e culturale di un modello alimentare e di uno stile di vita ormai scomparsi», come hanno sottolineato gli organizzatori del premio. Superfuo dire come le attività di laboratorio abbiano entusiasmato i ragazzi, che hanno potuto riscoprire emozioni, sapori, profumi, immagini e preparare con le proprie mani (“Le mani in pasta” appunto) il prodotto che può essere definito l’essenza della nostra civiltà, il pane.
Vista la creatività che ha caratterizzato le forme di pane preparate dagli studenti, non è stato facile il compito della giuria di esperti, che dopo l’introduzione ai lavori da parte di Anna Maria Steri, presidente dell’associazione, ha premiato i lavori più meritevoli distinti per grado di istruzione. Quindi, presenti il delegato della Direzione regionale per l’istruzione pubblica, l’ispettore Arcangelo Cau e l’assessore provinciale alla cultura del Medio Campidano Rossella Pinna, la consegna dei premi agli “alunni panettieri” provenienti oltre che da Cagliari da Villasor, Sassari e Sorso e degli studenti del Pertini di Monserrato e dell’Itas, indirizzo biologico sanitario.
Tigellio Sebis
