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lunedì 22 aprile 2013 - COMUNICATO STAMPA
Ancora una volta, e’ in discussione il numero delle giornate di corsa da inserire nel calendario nazionale
Il nuovo calendario delle corse non può trascurare le esigenze degli operatori ippici della Sardegna. a Chilivani, Sassari e Villacidro deve essere assegnato un ragionevole montepremi
A Roma riprende il tavolo tra i rappresentanti degli ippodromi, gli operatori del settore e i funzionari del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. La situazione rimane grave e per il momento non è stata affrontata la questione degli ippodromi della Sardegna. All’ordine del giorno del tavolo tecnico, ancora una volta, l’assegnazione delle giornate di corsa per la stagione 2013 e il numero di giornate in calendario, 231 per l'esattezza. Ma, pare che per raggiungere questi numeri, dal MIPAAF abbiano chiesto il taglio del 50% delle giornate che erano state assegnate agli ippodromi, al momento chiusi. A fronte di questa decisione, dato che ogni ippodromo ha una situazione diversa, per il momento si sarebbe deciso di fare un calendario bimestrale limitato a maggio e giugno. Nel frattempo, pare che siano stati inviati i primi 2500 mandati all’Ufficio Centrale di Bilancio per i premi di gennaio 2013.
Nel panorama ippico nazionale la Sardegna può dire di aver ricevuto sempre una considerazione marginale, quando si è trattato dell’assegnazione delle risorse finanziarie, nonostante gli allevatori e gli operatori del mondo ippico isolano abbiano tenuto alta la bandiera del cavallo sportivo. Ora che la condizione socio economica della Sardegna è divenuta insostenibile, non si può rinunciare all’assegnazione di un congruo numero di giornate di corsa che si tradurrebbero nell’immediato in nuove opportunità di lavoro nei diversi settori dell’agricoltura, dell’artigianato, dei servizi e delle attività sportive, della sanità. “Il nostro impegno - sostiene il presidente della provincia Fulvio Tocco, che si è energicamente battuto per l’assegnazione delle corse all’ippodromo di Villacidro - deve continuare per ribadire ai rappresentati ministeriali che quest’isola è terra di fantini e terra di cavalli, ed è proprio qui che tante famiglie possono lavorare grazie allo sviluppo delle professioni connesse al comparto ippico”.
