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Sardegna

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Vivere la campagna

Il canile comunale diventa ospedale per cani e gatti

cane

martedì 19 giugno 2012 - L'UNIONE SARDA

ARBUS. Apre un pronto soccorso per i piccoli animali

Mai più cuccioli feriti o incidentati che vagano senza un padrone nei 28 Comuni del Medio Campidano. Il canile di Arbus, il solo nel territorio, diventa ospedaletto per cani e gatti. Tutti i giorni, 24 ore su 24, la struttura apre al pronto soccorso per i piccoli animali. Curati dai veterinari della Asl di Sanluri potranno così ritornare a casa. Se trovatelli potranno restare nel canile, magari con la speranza di trovare famiglie disponibili all'adozione.
NUOVO SERVIZIO Si arricchisce così un servizio da sempre apprezzato non solo dagli amanti degli animali d'affezione, ma dalla società civile. Perché quello del miglior amico dell'uomo è un tema sentito nel Campidano. Lo dicono i numeri: nell'hotel per fido della cittadina mineraria, in questi primi tre anni di attività sono stati ospitati 400 cani, oltre 150 sono stati dati in affido, un centinaio raccolti per le strade, e poi il servizio dog hotel per i turisti che arrivano sulla Costa Verde ed affidano la bestiola al custode, anche solo per poche ore al giorno.
IL SINDACO «Ho già inviato una lettera», spiega il sindaco Francesco Atzori, «a tutti i sindaci della Provincia, comunicando la disponibilità del nostro canile ad accogliere gli amici a quattro zampe. È sufficiente che gli incaricati al randagismo di ogni Comune si facciano carico di accompagnare l'animale nella nostra struttura. Al resto ci pensiamo noi». Sottolinea che il servizio ha un costo, legato alle prestazioni e ai giorni di permanenza, e che pertanto occorre contribuire alle spese.
PRONTO SOCCORSO L'impianto, già nel 2009, anno dell'inaugurazione, aveva al suo interno un reparto di infermeria e di terapia intensiva, ma solo adesso è stato possibile aprire la parte sanitaria per problemi che vanno dai feriti, all'artopedia, alla neurologia, all'oculistica, alla dermatologia. Nel mentre continua la campagna di prevenzione e di sterilizzazione per evitare il fenomeno del randagismo, e un vero e proprio sportello per facilitare le adozioni. Soddisfatto l'assessore alle attività produttive Viviana Onnis. «Non è stato facile», sottolinea l'esponente dell'esecutivo, «arrivare a questo risultato. Troppi vincoli, troppa burocrazia. Alla fine una scommessa vinta, nata il giorno in cui ci siamo accorti che i cuccioli a Santa Sofia sono in aumento, per la maggior parte raccolti dai vigili urbani in condizioni disperate: abbandonati, denutriti, moribondi».
Santina Ravì