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Sardegna

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Vivere la campagna

«Sì al Sistema ippico sardo»

Ippodromo di Villacidro

mercoledì 22 febbraio 2012 - LA NUOVA SARDEGNA

Villacidro. Un documento unitario elaborato dagli addetti ai lavori per superare la crisi
Un sodalizio aggregativo che possa unire i tre ippodromi dell’isola

Un nuovo monito: «Il settore dà lavoro a oltre 500 persone»

VILLACIDRO. Un documento condiviso per gettare le basi verso la costituzione del “Sistema ippico sardo”. È questo, in pillole, il risultato più immediato del convegno regionale sulla crisi del settore ippico isolano svoltosi qui venerdi scorso, con la partecipazione di una marea di gente legata, per un verso o per l’altro, al mondo dei cavalli, a partire dagli staff dirigenziali degli ippodromi di Chilivani, Sassari e Villacidro, allevatori, fantini, allenatori e associazioni ippiche.
Grande assente ingiustificata la Regione, la cui latitanza - l’assessore all’Agricoltura Oscar Cherchi aveva assicurato la sua presenza, tanto che figurava al secondo posto nella scaletta degli interventi - ha finito per metterla sulla graticola ancor più di quanto lo fosse prima a causa del totale disinteresse (al limite dell’ostracismo) verso il comparto ippico sardo.
Dunque, come detto nel documento scaturito dal convegno, «sono state individuate le condizioni necessarie per avviare il processo virtuoso finalizzato a riproporre il costituendo “Sistema ippico sardo” in un rapporto fattivo (oggi nettamente penalizzante) con l’Assi (ex Unire), l’agenzia per lo sviluppo del settore ippico, emanazione del ministero delle Politiche agricole, sotto il cui ombrello ruotano le corse sportive nazionali.
Attorno ai tre ippodromi sardi (Chilivani, Sassari e Villacidro) nascerà un sodalizio aggregativo con l’intento di sostenere gli interessi sociali, economici e professionali comuni a tutto il settore ippico isolano, in cui si contano oltre 500 occupati. Alla Regione è stato lanciato un appello: o con noi o contro di noi.
(l.on)