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Sardegna

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Vivere la campagna

I due veri partiti, quello dei contadini e quello della gabella

agricoltore

sabato 26 febbraio 2011 - COMUNICATO STAMPA

Tocco: non si può usare artatamente la massa critica dei contadini per spillare i soldi della regione sarda.

Le bollette straordinarie 2006 inventate dalla dirigenza del Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale gettano nello sconforto le famiglie dei consorziati del Campidano irriguo.
Prendo in prestito le parole di Carlo Levi, ha chiarito Fulvio Tocco "Ecco: i due veri partiti che, come direbbero nel Mezzogiorno, si lottano, le due civiltà che stanno di fronte, le due Italie, sono quella dei 'Contadini' e quella dei 'Luigini'". I Luigini questa volta sono i dirigenti del Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale, un Partito forte per difendere se stesso e che in questi giorni con l’emissione delle cartelle di pagamento di una gabella, artatamente concepita per l’anno 2006, ha gettato nello sconforto le famiglie dei consorziati del Campidano irriguo. Forse non hanno mai pensato che tra quei Consorziati ci sono anche degli anziani, ignari del comportamento della classe dirigente del Consorzio, che stanno passando dei brutti momenti per il ricevimento di questa offesa assurda. E’ una decisione irresponsabile e senza etica, anticittadino e antimpresa.
Poi c’è chi dice che i contadini devono tenere i conti aziendali in ordine! L’economia rurale diventa insostenibile quando si chiedono dei pagamenti riferiti a quattro o cinque esercizi precedenti dopo che sono stati pagati regolarmente sia gli acconti, sia i conguagli a saldo. E come se nelle abitazioni dei sardi venissero recapitate bollette dell’acqua, della luce, del telefono e dell’immondezza riferite agli anni precedenti. Prima d’intraprendere azioni così singolari si sarebbero dovuti consultare i sindaci, cosi come altre volte è successo in altre parti d’Italia, per un’attenta valutazione e sicuramente si sarebbe giunti alla decisione di non inviare le bollette a casa dei contadini. L’agricoltura oggi ha bisogno di politiche di prospettiva, che considerino insostituibile il ruolo di chi vive la campagna da vero e proprio custode degli ecosistemi, come un produttore di paesaggio, come un produttore di beni comuni a tutta la società e non come dei cittadini da contrapporre alla regione sarda per spillare i soldi per il Consorzio di bonifica. Consorzio, quello della Sardegna Meridionale che mantiene una gestione che va oltre il servizio irriguo e che si vuol far pagare quella sciagurata impostazione ai consorziati. I consigli comunali del Medio Campidano e il consiglio provinciale si riuniranno in una seduta congiunta venerdì 4 marzo, alle ore 17 a San Gavino, nei locali della palestra comunale situata nell’area del parcheggio dell’ospedale, per chiedere dal Commissario del Consorzio e la presidente Cappellacci di ritirare immediatamente le bollette riferite al contributo straordinario 2006.