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Sardegna

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Vivere la campagna

«Troppe spese» La Provincia chiude la cassaforte

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martedì 3 novembre 2009 - L'UNIONE SARDA

Politica. Circolare del direttore

I conti non tornano e la Provincia del Medio Campidano rischia di finire fuori dai parametri del Patto di stabilità. E se l'11 settembre 2009 il direttore generale Nicola Sciannameo aveva richiamato dirigenti ed assessori ad un uso più oculato del denaro, il 28 ottobre ritorna sull'argomento con più severità. «Con decorrenza immediata si bloccano le spese. Questo perchè la situazione contabile che riguarda il Patto di stabilità risulta peggiorata. Nessuno ha dato seguito alle comunicazioni precedenti. Il risultato è che oggi siamo di fronte ad una situazione insostenibile».
L'eco dell'allarme, contenuto in una circolare, arriva alle orecchie della minoranza. Scontato l'attacco fra i banchi del Consiglio. Con un'interrogazione il gruppo di Federazione Campidano chiede chiarimenti ed invita i responsabili a scongiurare la crisi. «Risulta chiaro», osserva il primo firmatario Filippo Tuveri, «che la Provincia sta conducendo politiche di bilancio che vanno contro la lettera e lo spirito della parte preventiva del Patto di stabilità. A parole avete sempre assicurato che i conti erano in ordine e che i soldi erano stati spesi come farebbe un buon padre di famiglia. Con i fatti, invece, a una manciata di mesi dalla scadenza del mandato, apprendiamo l'esatto contrario».
Viva preoccupazione in ordine al mancato rispetto delle norme contenute nella Finanziaria per portare a termine le opere già in programma. «Danni incalcolabili che ridurranno il nostro Ente a gestire, per i prossimi anni, solo normale amministrazione». Da qui la domanda: «Quali sono gli uffici che hanno determinato l'emergenza?». L'assessore al bilancio Fernando Cuccu non nasconde preoccupazione e timori, ma invita alla prudenza. «Il rischio - dice- c'è. Inutile nasconderlo. Ma siamo ancora in tempo per evitarlo. Per le verifiche dobbiamo aspettare il 31 dicembre. Solo allora si può dire come stanno veramente le cose. Intanto, solo per una forma di prevenzione, è bene limitare la spesa dei 5 milioni e mezzo che abbiamo a disposizione. La salvezza potrebbe arrivare anche dai fondi che ci deve la Provincia madre di Cagliari. Parlare di emergenza oggi è volersi bagnare prima ancora che piova». E assicura che i progetti in campo seguiranno il suo corso.
SANTINA RAVÌ