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campo di carciofi

sabato 21 gennaio 2012 - L'UNIONE SARDA

VILLACIDRO. Cassa integrazione e mobilità, l'anno nero dell'agro-alimentare
Fallita la Macar, in crisi le altre aziende della zona


VILLACIDRO La sentenza del Tribunale di Cagliari è arrivata il 21 dicembre. Fallimento. La Macar, società che lavorava i carciofini da conservare sottolio, 120 dipendenti stagionali, 90 donne, altri 20 a tempo indeterminato, non riaprirà. E quindi non verserà agli ex dipendenti il Trattamento di fine rapporto, la buonuscita. Denaro a perdere.
LA CRISI La chiusura della Macar è l'emblema di un settore che nel Medio Campidano è in coma. Da tempo. Il quadro della situazione è dipinto a tinte fosche da Gabriele Virdis (Cgil): «A parte la Casar, che può essere considerata la Fiat dell'agro-alimentare in Sardegna, e il caseificio di Guspini, la situazione è davvero difficile. La Posidonia di Villacidro (sei lavoratori) ha chiuso, la Green gold di Ussaramanna proprio in questi giorni ha chiesto la cassa integrazione per i due lavoratori. La Vega alimentari di Villacidro, a quanto ci risulta, in alcuni casi non paga gli stipendi da 11 mesi e sei addetti sono stati collocati in mobilità. Il caseificio Antica Fattoria del Conte di Villacidro aveva sette lavoratori ed è chiuso; l'Antico Casale ha messo tutti in cassa integrazione, come il macello Consar di San Gavino. Le Fattorie Girau di San Gavino sono state acquisite di recente dalla Tre A di Arborea e noi abbiamo chiesto la riassunzione di 23 lavoratori oggi in mobilità. Chiuse anche la Angelo Vacca e la San Paolo conserve, in crisi i salumifici, anche le cooperative come “La Strovina” di Sanluri Stato, che ha chiesto gli ammortizzatori sociali, e come la Rurale di Guspini, chiusa. In difficoltà anche Sa Tella di Guspini».
L'ANALISI Il motivo? Efisio Lasio, segretario della Camera del lavoro del Medio Campidano, non ha dubbi: «La crisi economica attanaglia le famiglie costrette a tagliare la spesa dei prodotti di qualità come quelli lavorati dalle aziende agro-alimentari del territorio. Le nostre aziende non riescono a essere competitive sul mercato nel confronti della altre realtà della Penisola o estere. Quanto dureranno ancora gli ammortizzatori sociali?».
DISCOUNT Patrizia Feroldi, biologa, ex dipendente della Vega alimentare annuisce: «Paghiamo anche gli errori degli imprenditori sardi, che spesso non riescono a mandare avanti le aziende malgrado gli ordini della grande distribuzione».
«Purtroppo - commenta un industriale del settore come Francesco Elia Sanna - le famiglie sono sempre meno disposte ad effettuare acquisti di qualità e si rivolgono ai discount. In questa situazione l'agro-alimentare in Sardegna sta vivendo un momento drammatico, anche se io personalmente devo registrare un aumento del fatturato nel 2011». (p.c.)