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Sardegna

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Vivere la campagna

Il mondo dell’ippica s’interroga sull’ippodromo «dimenticato»

Ippodromo  di Villacidro

giovedì 16 febbraio 2012 - LA NUOVA SARDEGNA

Domani un convegno regionale sul rilancio del settore
Gli addetti ai lavori fanno fronte comune e chiedono attenzione

VILLACIDRO. Il mondo ippico sardo fa fronte comune e, su iniziativa della Provincia e dell’amministrazione comunale, si troverà riunito domani nella cittadina co-capoluogo del Medio Campidano per un convegno regionale che ha l’ambizione di essere la rampa di lancio per il rilancio dell’ippica isolana, settore in cui operano oltre 60mila persone. Ci saranno i parlamentari Siro Marrocu e Mauro Pili, l’assessore regionale dell’Agricoltura, Oscar Cherchi, allevatori, allenatori, fantini sardi ed esperti nazionali del settore ippico. Il perchè del convegno qui è presto detto: a Villacidro è stato costruito un ippodromo che per le sue caratteristiche sarebbe fra i primi cinque in Italia.
Ma che, quasi quattro anni dal dal taglio del nastro (cerimonia affrettata: c’era di mezzo una campagna elettorale per le comunali) non ha ancora aperto i battenti. L’impressione è che, da quel che si è sentito, detto e visto in questi anni, per l’ippodromo di Trunconi si stia combattendo una battaglia contro i mulini a vento.
Costato quasi otto milioni di euro (finanaziamento regionale al Comune), il galoppatoio, che è dotato di tutte le strutture di supporto per essere catalogato di serie A (compresa la torre e la sala scommesse), rischia di rimanere per chissà quanto tempo con le gabbie di partenza chiuse per competizioni ufficiali: quelle che, per intendersi, fanno parte del calendario nazionale delle corse.
La crisi generale dell’ippica italiana ha portato a una drastica riduzione delle gare e, giusto per dare un’idea del termometro della situazione in Sardegna, i due ippodromi storici di Chilivani e Sassari perdono numero di gare assegnate ogni stagione che passa. Il calendario 2012 prevede 20 giornate complessive di corsa nei due impianti sardi: 12 a Chilivani (che ne perde tre) e otto a Sassari (una in meno).
Come sperare quindi che l’ippodromo di Villacidro, che non si è neppure mai schierato ai nastri di partenza, ottenga di questi tempi l’assegnazione di gare ufficiali da parte dell’Assi, l’agenzia che ha recentemente sostituito l’Unire, a lungo commissariata per i pasticci combinati?
C’è però chi non si da per vinto e si battendo per far decollare l’ippodromo di Trunconi. In prima fila la Provincia del Medio Campidano con il presidente Fulvio Tocco (notoriamente grande appassionato di cavalli), supportato dall’intero Consiglio provinciale; poi l’amministrazione comunale di Villacidro che si ritrova con un signor ippodromo (inutilizzato) in casa, i tantissimi allevatori equini del Medio Campidano e dell’Iglesiente. Anche il parlamentare Mauro Pili è pro ippodromo di Trunconi e ha presentato in Commissione parlamentare una specifica interrogazione al ministro delle Politiche agricole.
LUCIANO ONNIS