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Sardegna

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Nota Stampa: "Incontro operatori attività produttive"

Lavorazione artigianale

mercoledì 23 aprile 2008 - COMUNICATO STAMPA

Gli artigiani che si sono radunati di fronte al montegratico di Sanluri sono stati ricevuti nella stessa mattinata di oggi dal presidente della Provincia Fulvio Tocco.
Hanno contestato sia nella forma che nella sostanza gli studi di settore. Per i manifestanti, accorsi assai numerosi, hanno parlato Giovanni Pirastu: “siamo vessati dalle tasse , siamo paragonati ai mezzi meccanici che trasportano le merci. Le imprese sono una risorsa ha detto Bruno Pillai e gli studi di settore sono la rovina delle imprese”. Antonio Medda nel suo intervento ha precisato che “gli studi di settore favoriscono le imprese del Nord Italia, dove l’economia è ben altra cosa”. “Stiamo parlando - ha ribadito Pillai- di strumenti che hanno la finalità di fare emergere i ricavi di un'azienda e stabilire le modalità in base alle quali pagare le imposte. La concertazione è irrinunciabile.”
Melis Salvatore ha fatto presente che “in Sardegna si pagano tassi d’interesse superiori al resto d’Italia di tre quattro punti in più del nord Italia”.
“Chiediamo ufficialmente in questa sala che gli uffici per le entrate siano più umani nell’applicare le norme ”.
Il comitato spontaneo ha chiarito di non limitarsi alla protesta, ma di passare al contrattacco con azioni precise, chiedendo che la provincia si faccia interprete del malessere dei lavoratori autonomi del Medio Campidano consentendo un incontro con la direzione dell’Ufficio delle Imposte Dirette e i rappresentanti degli artigiani, al fine di approfondire i temi che riguardano le procedure dell’accertamento al momento del controllo. “Gli uffici cercano il pelo nell’uovo” ha ribadito Pirastu. “Altro che fisco amico” ha detto Efisio Carta.
Angelo Mandis invece si è lamentato per i disservizi che crea alle imprese il nuovo tratto della 131. L’ingresso verso Sanluri avviene ancora con un incrocio a raso.
”Già le imposte sulle imprese sono al limite della sopportabilità- ha urlato in fondo alla sala un artigiano - e la cosiddetta "ripresina", se c'è, certamente non sorride a tutte le attività. Anzi, ci sono interi comparti che continuano a soffrire e in molti casi le cose stanno peggiorando. In tale contesto, l'arrivo dei nuovi studi di settore è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, dato che gli aumenti del reddito presunto raggiungono percentuali tanto elevate quanto ingiustificate, fuori dalla realtà, frutto di configurazioni virtuali. A fronte a questa situazione che penalizza pesantemente molte aziende al punto tale da compromettere la loro stessa sopravvivenza, abbiamo deciso di prendere posizione in varie forme. La prima: dato che riteniamo i nuovi indicatori di normalità economica non applicabili in quanto iniqui, vessatori e non concordati, se questi non dovessero essere sospesi il nostro comparto potrebbe arrivare al tracollo di massa, con esiti facilmente immaginabili per il contenzioso che ne seguirebbe”.
Per il comparto agricolo ha parlato Carminetta Porcu, che sollecitava glia aiuti per favorire la coltivazione dei prodotti per la mangimistica direttamente i Sardegna.
Il presidente è stato ad ascoltare tranquillamente tutti gli interventi prendendo gli appunti di tutte le rimostranze. Quando è stato il suo turno ha commentato punto su punto, precisando le funzioni specifiche della provincia La provincia darà il suo apporto agli artigiani e produttori agricoli senza difficoltà alcuna. Per le questioni dello sviluppo non si è fatto pregare più di tanto, e ha ribadito Il supporto specialistico e professionale per attuare diversi piani di valorizzazione che riguardano: gli artigiani, i contadini e gli allevatori. Tra i progetti speciali di competenza; si è soffermato ribadendo con forza “devono rientrare nelle strategie dei progetti speciali di:

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Dette iniziative saranno utili per favorire la crescita socio-economica della comunità locale e nel contempo efficaci per far acquisire soggettività forte alla provincia, soprattutto nel settore primario. Con questa idea si propone di mantenere l’impianto delle Giornate di AgriCultura della Provincia Verde, con tutto ciò che ne deriva dal punto di vista regolamentare, promozionale e culturale. L’impegno finanziario della provincia deve ricadere virtuosamente a favore degli artigiani, dei professionisti, dei produttori dell’agro-alimentare e della comunità tutta. La ricchezza la si produce anche con queste iniziative”.
“Le attività proposte - ha precisato Tocco - sono state condivise recentemente dal Consiglio Provinciale e per questa ragione la prima occasione per promuovere l’artigianato artistico del medio campidano verrà promosso ad iniziare da domani al centro servizi che verrà inaugurato dal comune di Barumini. Per quanto riguarda gli aspetti inerenti il controllo delle situazioni fiscali delle imprese ha preso l’impegno per contattare il direttore dell’ufficio delle entrate di Sanluri al fine di verificare la disponibilità per un incontro con gli artigiani .