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Sardegna

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Vivere la campagna

L'assunzione dei lavoratori resta lontana

Sede del Consiglio Provinciale

martedì 29 aprile 2008 - L'UNIONE SARDA

Consiglio

«Chiediamo la convocazione urgente del Consiglio provinciale al fine di sollecitare il legislatore ad apportare le modifiche ai vincoli che ostacolano la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili». È la sintesi della mozione che i consiglieri di minoranza hanno presentato, nei giorni scorsi, al presidente Fulvio Tocco.
L'obiettivo è quello di sollecitare il Ministero del Lavoro affinché s'impegni all'assunzione degli Lsu, indipendentemente dalla pianta organica dei rispettivi Comuni. Con un decreto legge che possa eliminare l'unico vincolo che ancora oggi ostacola l'assunzione di questi lavoratori precari in pianta stabile.
I soldi ci sono già: dallo Stato un contributo annuo di 9 mila euro per ciascun lavoratore. In più la Regione che copre la differenza per cinque anni.
Ma nessun Comune, se le cose non dovessero cambiare, pare sia disposto a mettere dentro operai e privarsi di altre eventuali assunzioni. Questo significa che nel Medio Campidano per 69 Lsu l'ora del posto fisso non è ancora arrivata.
Erano circa 100 nel 2005, anno di nascita della nuova provincia. Per molti la soluzione si è trovata. Per altri la lotta continua.
«Stiamo incontrando le Amministrazione interessate per studiare progetti operativi», dice Sergio Concas della Cisl. Qualcuno potrà trovare sistemazione nella nuova società Villaservice, del Consorzio industriale, che dovrà occuparsi di rifiuti. Comunque, c'è da fare.
I paesi, infatti, che vedono Lus in lista d'attesa sono otto. Il numero più alto appartiene a Villamar: 13 in tutto. Segue Villacidro con 9, Samassi 8, Furtei 6, Serrenti e Serramanna 4, Sardara e Segariu 2. Il resto è affidato alla Provincia.
(s. r.)