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Sardegna

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Vivere la campagna

Il maiale sardo resiste sui monti

suino di razza sarda

mercoledì 23 settembre 2009 - L'UNIONE SARDA

Villacidro. Gli animali di Giacomo Vacca salvaguardati da incroci sono stati selezionati dalla Provincia
Razza indigena pura scoperta in un allevamento

Vivono ancora allo stato brado e riescono a sopportare le stagioni con scarsità di cibo e acqua. Un progetto dell'amministrazione provinciale vuole valorizzare questa particolare razza sarda riconosciuta da esperti genetisti.
Nel Medio Campidano è presente la più antica selezione del suino di razza sarda, la cui biodiversità è stata riconosciuta dal Ministero delle Politiche agricole. Le speciali caratteristiche del maiale sardo di un tempo sono state individuate nell'allevamento di Giacomo Vacca a Villacidro, oggi custode di una delle più preziose biodiversità animali della Sardegna. Nel suo allevamento sono presenti le più antiche morfologie del suino rustico sardo allevato all'aperto.
LA STORIA L'origine di questi animali proviene dalla Marmilla, dai tempi della transumanza. A conservare la razza ci ha pensato il padre Salvatore, che prima di trasferire i suini sui monti di Villacidro sino al 1952, esercitava l'attività nelle campagne di Villamar. Salvatore Vacca, sulla traccia dei suoi antenati allevatori, ha sperimentato con profitto che in montagna il maiale rustico sardo superava indenne le stagioni di scarsità d'acqua e di cibo. Di cambiare razza non ne ha mai voluto sentire e adesso, grazie alla sua lungimiranza, è possibile dire che la valorizzazione del suino di razza sarda parte proprio dal patrimonio genetico oggi custodito gelosamente dal figlio Giacomo.
SUI MONTI Ma non è il solo. Sui monti di Villacidro sono diversi gli allevatori che hanno salvaguardato e protetto i maiali al pascolo brado. Nei giorni scorsi il genetista Luigi Tacchi dell'Anas di Roma, insieme al ricercatore Sebastiano Porcu dell'Agris e al tecnico dell'Apa di Nuoro Silvio Pistis, al presidente della Provincia del Medio Campidano Fulvio Tocco e all'assessore del Comune di Villacidro Dario Piras, ha effettuato un sopralluogo per la verifica della biodiversità suinicola locale. Questa volta è toccato all'allevamento dei fratelli Piras di Villascema, nota località ricca di querce di Villacidro, dove sono presenti esemplari di suino allo stato brado rispondenti ai progenitori della pura razza sarda.
DNA Il genetista ha potuto accertare che in quell'allevamento ci sono esemplari nobili e senza contaminazioni di selvaggio, che è il dato imprescindibile per il riconoscimento di razza. È stato il presidente della provincia Fulvio Tocco, che in quell'azienda c'era già stato, a informare di questa presenza Luigi Tacchi e Sebastiano Porcu. «Una scoperta sensazionale - afferma Fulvio Tocco - che qualifica ulteriormente il piano suinicolo provinciale. Una biodiversità che farà parlare a lungo degli allevatori di Villacidro». «La sopravvivenza di ogni specie dipende dalla varietà di popolazioni che la compongono. La biodiversità degli ecosistemi è riferita ai diversi ambienti in cui la vita è presente: in questo caso la montagna e la foresta», aggiunge Luigi Tacchi.
L'ACCORDO La Convenzione sulla Biodiversità, elaborata a Rio de Janeiro nel 1992, afferma il valore intrinseco della diversità biologica e dei suoi vari componenti genetici e scientifici. «Giuseppe Piras - aggiunge il presidente - non la conosce ancora questa convenzione, ma può dire di avere in casa gli esemplari che quel trattato protegge». La convenzione, infatti, riconosce l'esigenza fondamentale per la conservazione della diversità biologica, che consiste nella salvaguardia in situ degli ecosistemi e degli habitat naturali, col mantenimento e ricostruzione delle popolazioni di specie vitali nei loro ambienti naturali.
G. PAOLO PUSCEDDU