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Sardegna

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Vivere la campagna

“Vivere la campagna” oggetto di studio di Federculture, di Lu.Be.C. 2011 e del C.R.E.L.

Vivere la campagna

giovedì 27 ottobre 2011 - COMUNICATO STAMPA

AUDIZIONE A CARATTERE SEMINARIALE DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DEL MEDIO CAMPIDANO FULVIO TOCCO, PRESSO IL CONSIGLIO REGIONALE DELL'ECONOMIA E DEL LAVORO, SU “SITUAZIONE DEL SETTORE AGROALIMENTARE SARDO"

Il progetto della Provincia del Medio Campidano “Vivere la Campagna” nell’arco di trenta giorni è stato oggetto di attenzione e di studio da parte di diversi organismi nazionali e regionali, in quanto indicato tra le buone pratiche della Pubblica Amministrazione. In data 23 settembre è stato presentato da Federculture all’Auditorium della Musica di Roma nella sessione presieduta Domenico De Masi, sociologo dell’Università La Sapienza. In data 18 ottobre 2011 è stato esposto alla Lu.Be.C. di Lucca e il giorno 24 ottobre, per volontà del presidente Antonio Piludu, nella sede del CREL in via Roma a Cagliari, in una riunione a carattere seminariale appositamente convocata dalla prima commissione di cui è coordinatore Gino Mereu. “L’audizione - ha esordito Piludu nel presentare i lavori della giornata - ha come obiettivo quello di acquisire esaurienti elementi di conoscenza sul progetto “Vivere la Campagna”, avviato con successo dall’Amministrazione del Medio Campidano, che ha dimostrato di avere delle risorse umane capaci di attuare un programma che oggi è condiviso da oltre 1200 imprese dei 28 comuni della provincia”. Ha aggiunto il coordinatore della prima commissione Mereu: “L’audizione odierna s’inquadra all’interno di un lavoro che il Crel sta portando avanti per acquisire informazioni e conoscenze sul settore agro alimentare, al fine di redigere un documento di osservazioni e proposte sulla salvaguardia e la crescita di un’attività economica considerata cruciale ai fini dello sviluppo, della qualità ambientale e della difesa dell’identità della Sardegna”. “Nell’ambito di questo lavoro - ha sostenuto il presidente Piludu - sono stati già sentiti l’Assessore all’Agricoltura della Regione Sardegna, i rappresentanti delle Associazioni d’impresa del mondo agricolo, dei sindacati dei lavoratori agricoli, delle associazioni cooperative, di Confindustria e quattro docenti e ricercatori dell’Università di Sassari”. Dinnanzi a un pubblico ben disposto all’ascolto, il presidente Tocco ha snocciolato i dettagli del progetto a carattere Agro-Eco-Ambientale, senza trascurare nessun elemento, rendendo onore alle organizzazioni professionali agricole, ai sindacati, Consiglio provinciale e ai tanti contadini e pastori che lo sostengono annualmente. Queste buone pratiche hanno interessato 1.218 imprese col progetto Vivere la Campagna, 247 imprese della Marmilla per la coltivazione del melone in asciutto, 8 imprese per quella dello zafferano sardo, 22 imprese per il riavvio dell’allevamento del suino di razza sarda. Il segreto del successo deriva dall’efficienza della pubblica amministrazione che mantiene la parola con i diretti interessati, cioè i produttori. Le tempistiche messe in campo seguono il ciclo biologico della pianta e non quello della burocrazia regionale, stanca e immotivata e non conforme alle esigenze di mercato. Basta osservare la leggerezza con cui sono gestite le pratiche dell’imprenditoria giovanile in agricoltura e la risposta viene da sé! Molte aziende sono finite in mano al sistema bancario anche per questa ragione. “L’innovazione - ha sostenuto Tocco - deve caratterizzare la funzione della pubblica amministrazione del futuro in quanto servono dei progetti a ritorno immediato per risalire la china”. Conclusa l’esposizione sotto la regia del presidente Piludu, sono piovute numerose domande e richieste di approfondimento che, alla fine, hanno coinvolto tutti i componenti della commissione in una virtuosa discussione. Al termine del dibattito, Piludu e Mereu hanno ringraziato Tocco per la sensibilità e la disponibilità dimostrata nei confronti del C.R.E.L.