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giovedì 23 giugno 2011 - LA NUOVA SARDEGNA
Istituzioni, enti e cittadini uniti nella protesta
SAN GAVINO. Il Medio Campidano si mobilita in difesa del suo ospedale, il “Nostra Signora di Bonaria” di San Gavino che cade a pezzi e che è anche caduto, visto la cappa di silenzio che l’avvolge, in disgrazia alla Regione, dove per la realizzazione del nuovo nosocomio non ci sarebbe più disponibile un solo centesimo spendibile. Oggi, la mobilitazione, capeggiata dal Comitato “Salviamo l’ospedale del Medio Campidano” di cui fanno parte istituzioni, associazioni e liberi cittadini, sarà portata sotto il palazzo del consiglio regionale, in via Roma a Cagliari. Lì sono stati convocati alle 9.30 il Consiglio provinciale e quelli comunali, i politici del territorio e le organizzazioni sindacali.
L’intento è di avere da dentro il “palazzo” impegni reali sulla costruzione del nuovo ospedale, che fino a due anni fa sembrava cosa fatta e che invece è scivolato pian piano nel dimenticatoio. I soldi che erano stati stanziati dalla giunta Soru, 96 milioni di euro poi ridotti a 76, la Regione li ha risucchiati e reinseriti in un budget complessivo di 225 milioni che dovrà essere ridistribuito in tutta la Sanità sarda.
«Chiediamo ai capigruppo consiliari di appoggiare e accompagnare un emendamento al collegato alla finanziaria regionale - spiega Nando Usai, consigliere comunale di San Gavino ed esponente del Comitato - presentato dai consiglieri regionali del territorio».
(l.on)
