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Sardegna

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Non solo calcio a scuola

calcio

lunedì 21 gennaio 2008 - UNIONE SARDA

Il Coni vuol far conoscere ai ragazzi nuove discipline sportive
Non solo calcio a scuola

Fate giocare gli alunni delle elementari e delle medie. Avrete oggi ragazzi più sani e domani sportivi migliori. Con questa filosofia il Coni provinciale ripropone Attività sportiva diffusa 2. Un progetto che nasce con la finalità di far conoscere nuove discipline sportive in un'area dove per l'80 per cento si pratica solo calcio e pallavolo e anche per coinvolgere i disabili con un ruolo particolare nelle attività proposte. Per non escludere nessuno, il programma prevede attività di basket, tiro con l'arco, bocce, nuoto, pallamano, tennis, ginnastica artistica, duathlon. Lo scorso anno è stato un boom di adesioni: 50 docenti e oltre 3 mila studenti delle scuole secondarie inferiori e superiori del Medio Campidano che, a grande maggioranza, hanno scelto di cimentarsi nel tiro con l'arco. Visto anche il positivo riscontro fra i genitori, il Coni, in collaborazione con la Provincia che mette a disposizione 15 mila euro, ripropone l'iniziativa. E indìce una selezione per 10 laureati in scienze motorie o diplomati ex Isef che dovranno affiancare gli insegnati durante l'ora di educazione fisica oppure impegnare gli alunni di pomeriggio, al di fuori dell'orario di lezione. Gli interessati dovranno inviare il curriculum a Sanluri, presso gli uffici della Provincia di via Paganini, entro il 25 gennaio.
Il presidente del Coni Emilio Vacca insiste sull'importanza dello sport in una età in cui è importante assicurare una crescita fisica regolare e correggere lo sviluppo motorio. «È nostro compito - precisa Vacca - far conoscere tutte le discipline sportive e stimolare i ragazzi a praticarle per il loro benessere fisico e mentale, ma soprattutto per abituarli al rispetto dei valori e delle regole. Il nostro impegno è anche quello di accrescere l'associazionismo e il volontariato nella Marmilla, un'area povera di strutture sportive e con scarsa presenza di campionati federali. Vuole essere inoltre un tassello in più per combattere la dispersione scolastica che proprio da noi raggiunge la percentuale più alta di tutta l'Isola». Sulla bontà dell'iniziativa non hanno dubbi docenti, dirigenti scolastici e amministratori. «Siamo l'unica provincia - commenta l'assessore allo sport Fabrizio Collu - a tentare una sfida non certo facile: insegnare ai ragazzi ad amare la scuola tramite lo sport. L'attività verso questo settore ci permette anche di creare nuove opportunità di lavoro per i giovani disoccupati». (s.r.)